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Cronaca | 21 luglio 2024, 10:43

Giornalista torinese aggredito e picchiato dai militanti di Casa Pound

La condanna del sindaco Lo Russo: "Episodi di violenza come questo non possono essere assolutamente tollerati e vanno condannati con fermezza". Solidarietà unanime da tutte le forze politiche

Giornalista torinese aggredito e picchiato dai militanti di Casa Pound (foto di archivio)

Giornalista torinese aggredito e picchiato dai militanti di Casa Pound (foto di archivio)

Brutto episodio nella notte appena trascorsa. Il giornalista de La Stampa Andrea Joly è stato aggredito in via Cellini, all'esterno dell'Asso di Bastoni, circolo vicino all'estrema destra torinese.

L'aggressione avvenuta in via Cellini

Il cronista era andato per raccontare la festa di Casa Pound in corso, ma quando i militanti hanno capito che non faceva parte del loro gruppo gli hanno chiesto di consegnare il telefono sul quale aveva appena caricato foto e video. Poi dalle minacce si è passati all'aggressione vera e propria, con il giornalista scaraventato a terra e poi colpito a più riprese, tanto da dover recarsi in ospedale per farsi medicare.

La Digos indaga sull'accaduto

La Digos adesso sta investigando su quanto avvenuto, visionando i filmati delle telecamere per ricostruire l'accaduto e identificare i protagonisti dell'aggressione.

La condanna del sindaco Lo Russo

Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: “Esprimiamo solidarietà al giornalista che è  stato aggredito da alcune persone vicine a Casa Pound mentre cercava di documentare un evento che le vedeva protagoniste. Episodi di violenza e vile aggressione come questo, di cui mi auguro vengano accertate al più presto le responsabilità, non devono avere spazio nella nostra città. Non possono essere assolutamente tollerati e vanno condannati con fermezza, da tutte le forze politiche. La libertà di stampa è un pilastro fondamentale della democrazia e ogni attacco a chi esercita il diritto di informare è un attacco ai valori democratici stessi”.

Appendino e il governatore Cirio

Esprime solidarietà e vicinanza al cronista anche l'ex sindaca di Torino, oggi parlamentare del M5S, Chiara Appendino: "Aggredire un giornalista che sta facendo il suo lavoro esce da ogni logica civile e democratica. Mi auguro che vengano individuati e processati quanto prima i responsabili di questa gravissima violenza".

"Desidero esprimere piena solidarietà al giornalista e a tutta la redazione de La Stampa per l'aggressione subita - ha dichiarato il governatore del Piemonte Alberto Cirio - La violenza è inaccettabile e va condannata sempre e con nettezza, da qualsiasi parte provenga, e mi auguro che vengano presto accertate le responsabilità. Al cronista Andrea Joly che conosco personalmente e di cui apprezzo il lavoro, ho voluto confermare poco fa il mio incoraggiamento e gli auguri di pronta guarigione oltre alla garanzia che, per parte nostra, la libertà di stampa sarà sempre considerata un caposaldo della nostra democrazia e difesa da ogni attacco”.

Solidarietà da tutte le forze politiche

Unanime la condanna dell'episodio da parte degli esponenti di tutte le forze politiche, che hanno espresso solidarietà al giornalista, comprese le più alte cariche dello stato, dai presidenti di Senato e Camera alla premier Giorgia Meloni. Anche Città metropolitana si è detta vicina ad Andrea Joly: "Condanniamo con forza l'aggressione. La libertà di stampa è un bene essenziale, caposaldo democratico della nostra Costituzione. Torino è una città democratica dove liberta e rispetto sono valori imprescindibili. Siamo solidali con il giornalista e con il quotidiano", dichiara il vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo.

La versione dell'Asso di Bastoni

"Ieri centinaia di persone hanno partecipato alla festa dei 16 anni del circolo, in un clima completamente di festa e senza alcun tipo di tensione. Durante una foto di gruppo, è stata vista una persona fare foto e video ai presenti, tra cui anche dei minorenni con i genitori, e gli è stato chiesto chi fosse. Questa persona, apprendiamo solo dai giornali essere un giornalista, non si è identificata in nessun modo come tale, ma ha anzi spintonato dei ragazzi, creando un battibecco e litigando, alzando la tensione. Poi si è messo a correre, tra l'altro cadendo. Appena visto il battibecco che, ribadiamo, ha provocato il giornalista (ormai lontano dal circolo) ne è nata una scaramuccia da 20 secondi, in cui alcuni associati sono anche intervenuti per dividere e cercare di riportare la calma". Così, in una nota, l'Asso di Bastoni ha raccontato la sua versione dei fatti.

Individuati due degli aggressori

Intanto, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Ansa, sono stati individuati dalla Digos due dei presunti autori dell'aggressione a Joly: si tratta di militanti di Casa Pound. Per entrambi si profila una denuncia per lesioni personali collegate all'aggravante del reato commesso "per agevolare l'attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi" che abbiano tra i loro scopi "la discriminazione o l'odio etnico, nazionale, razziale o religioso".

Martedì presidio sotto la Prefettura

L’Ordine dei Giornalisti del Piemonte, l’Associazione Stampa Subalpina e tutte le Associazioni hanno deciso di organizzare un presidio, martedì 23 luglio alle ore 18, sotto alla Prefettura di Torino, in difesa della libertà di stampa garantita dalla Costituzione: "Saremo in piazza per chiedere alle istituzioni di vigilare affinché episodi di questo genere non si debbano ripetere e per rispondere a chi pensa che con la violenza gratuita e ottusa si possano censurare le idee e le azioni", viene annunciato in una nota.

redazione

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