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Cronaca | 02 agosto 2024, 07:17

Ferrante Aporti, notte di guerriglia al carcere minorile di Torino: sventata un'evasione di massa. Tanti gli uffici distrutti

La vicesindaca Favaro: "Episodi come questo accendono ancora di più la riflessione su come sia necessario occuparsi del problema e in fretta, a livello nazionale"

carcere Ferrante Aporti

Disordini al carcere minorile del Ferrante Aporti di Torino

Scene da guerriglia nella serata di ieri al carcere minorile Ferrante Aporti, dove si è rischiata un'evasione di massa dopo che circa 50 detenuti hanno cercato di scatenare una rivolta all'interno della struttura di corso Unione Sovietica. E' stato appiccato un incendio, ma la distruzione ha riguardato anche molti uffici. Per sventare l'eventualità sono dovuti invertenire i vigili del fuoco e molte forze dell'ordine, fino a tarda notte.

A testimoniare la situazione è Enzo Ricchiuti, segretario generale aggiunto della Fns Cisl Piemonte, che racconta come "l'emergenza carceri sembra non avere più fine: purtroppo i trasferimenti dei detenuti facinorosi da un Istituto all'altro che vengono raggruppati in un altro singolo Istituto, non fa altro che contribuire al prosieguo dei loro intenti criminosi e distruttivi".

E aggiunge: "Il carcere minorile di Torino è la conseguenza degli eventi di Milano e Roma dei giorni scorsi, perché dopo aver ricevuto i detenuti che sono evasi, ha dovuto subire la stessa sorte. Stesso trattamento anche per il Lorusso e Cutugno, che è stato di nuovo devastato e il personale libero dal servizio è dovuto intervenire con l'ausilio di altre Forze di Polizia". 

"Il sistema sta implodendo, bisogna ripensare tutto il il pianeta carcerario a partire dalle assegnazione dei detenuti, dal sistema sanzionatorio degli stessi e soprattutto dividere i facinorosi. Ancora una volta la nostra Polizia penitenziaria dimostra professionalità e attaccamento allo Stato ed alle sue Leggi che tenta tutti i santi giorni di far rispettare all'interno ed all'esterno delle mura".

"Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali e della nazione - dice Donato Capece, segretario generale del Sappe -: siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che non vogliono e non in un carcere! Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, ma ci operano umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle Istituzioni”.

E il segretario generale OsappLeo Beneduci, aggiunge: "Le carceri italiane, per adulti e minori, sono del tutto ingovernabili. E' per fortuna o per miracolo che non ci siano state conseguenze più gravi per gli agenti, minacciati con armi da taglio per farsi consegnare le chiavi. Si può varare qualunque legge, ma servono figure adatte ad applicarle"

Sul tema è intervenuta anche la vicesindaca con delega ai Rapporti col Sistema Carcerario, Michela Favaro: “Seguiamo la situazione con preoccupazione. Proprio giovedì mattina sono stata in visita alla struttura con il presidente della Commissione Legalità del Consiglio Comunale Luca Pidello e la Garante dei Detenuti Monica Gallo per incontrare il direttore e valutare insieme possibili iniziative per affrontare i problemi che la affliggono. Episodi come questo accendono ancora di più la riflessione su come sia necessario occuparsi del problema e in fretta, a livello nazionale, investendo sull’edilizia carceraria per alleggerire le situazioni di sovraffollamento ma soprattutto nell’educazione e il reinserimento delle persone e dei minori in modo particolare”.

E dal mondo politico, Marco Grimaldi vicecapogruppo di Allenza Verdi Sinistra alla Camera e Alice Ravinale, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in Consiglio regionale del Piemonte, aggiungono: "Il carcere minorile di Torino ha una capienza massima di 46 persone, ma da mesi i detenuti presenti sono ben oltre 50. Si tratta di un sovraffollamento cronico unito a situazioni di invivibilità totale come più volte denunciato dal sindacato della polizia penitenziaria con almeno una decina di minorenni costretti a dormire per terra per mancanza di letti disponibili. Ieri il caldo al carcere minorile di Torino era insopportabile".

"Nessuno applaude o giustifica le rivolte. Ma non facciamo finta di non sentire l’odore di bruciato che arriva fino ai nostri nasi. Il torrido che diventa solitudine e deserto dell’anima. Chiediamo al Ministro Nordio di non chiudere gli occhi, chiediamo al Governo di attuare una volta per tutte misure alternative, di non trattare i minori come dei criminali incalliti".

Sul fronte radicale, Igor Boni sottolinea: "I 62 suicidi di detenuti dal 1 gennaio ad oggi e i 6 suicidi di agenti di polizia penitenziaria, i disordini di queste ore al Ferrante Aporti e al Lorusso e Cutugno sono la punta di un enorme iceberg. Le responsabilità vengono da lontano ma occorre dire senza mezzi termini che questo Governo ne ha molte, continuando a non guardare una bomba che sta esplodendo, rendendosi corresponsabile quando non mandante delle violazioni in atto". E chiedono alla Rai uno speciale sulla situazione carceraria torinese e italiana.

Massimiliano Sciullo

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