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Politica | 07 settembre 2024, 19:33

Scale mobili ed ascensori rotti, Lo Russo striglia Gtt: "Scandaloso la metro non funzioni dopo un mese di stop"

Il sindaco dal palco della Festa dell'Unità lancia un messaggio ai vertici del Gruppo e fa quadrato attorno alla sua Giunta: "Abbiamo lavorato in condizioni proibitive"

Stefano Lo Russo sul palco della Festa dell'Unità

Stefano Lo Russo sul palco della Festa dell'Unità

E’ scandaloso che dopo un mese di chiusura la metropolitana non funzioni: quella roba lì non ha scusanti e non ne deve avere”. Scatta l’applauso alla Festa dell’Unità di Torino su questa netta presa di posizione del sindaco Stefano Lo Russo, che a cinque giorni dal “disastro” ripartenza della linea 1 interviene sulla questione. Lo scorso 2 settembre la metro del capoluogo piemontese è ritornata in funzione, dopo circa 30 giorni di stop per interventi di migrazione del sistema di segnalamento e per il prolungamento fino a Cascine Vica.

"Sulle scale mobili rotte non ci sono scuse"

Un avvio segnato da pesanti disagi, dove 26 scale mobili e due ascensori non funzionavano. E Lo Russo - intervistato da Carmine Festa, caporedattore responsabile del Corriere Torino - dal palco di piazza d’Armi lancia un messaggio chiaro ai vertici di Gtt: “Non ci sono scuse per le scale mobili che non funzionano: è colpa di qualcuno”.

Se il sindaco non fa direttamente nomi, i destinatari dell’accusa sono chiaramente i vertici dell’azienda di corso Turati, su tutti l’Amministratore Delegato del Gruppo Serena Lancione.

Anche perché il sindaco fa quadrato intorno alla sua maggioranza. “La nostra Giunta ha lavorato – ha osservato - in condizioni proibitive: abbiamo fronteggiato pesanti eredità di bilancio e la crisi energetica. Siamo stati capaci di progettare moltissimo, avviando una stagione di rinnovamento: da qui ai prossimi anni verranno investiti  909 milioni di euro, tre volte tanti quello delle Olimpiadi”.

"Il torinese ha diritto ad avere l'erba tagliata"

Lo Russo non nasconde però i piccoli problemi di manutenzione dell’ordinaria, a partire dalle aiuole e giardini simili in molte zone di Torino a giungle. “Il cittadino - ha osservato - ha diritto ad avere un’amministrazione che contemperi grandi opere con l’erba tagliata”.

E complice i fondi Pnrr,  ma anche Pinqua e Pon Metro, nel capoluogo piemontese sono partiti una serie di lavori importanti, che proseguiranno nei prossimi mesi. “Con i cantieri che devono partire – ha ammesso il primo cittadino - il mio indice di gradimento scenderà, ma lo stiamo facendo per rendere Torino più funzionale”.  

La sicurezza

E sulla questione spaccio e microcriminalità, il sindaco ha ammesso: “Io non nego che ci sia un problema sicurezza: ci sono zone con una recrudescenza della criminalità, legato allo spaccio di droga. Il sindaco non può risolvere da solo la questione”. “C’è poi un tema -ha aggiunto - di sicurezza positiva: occupare lo spazio con cose da fare”. 

"Molti problemi - ha proseguito il primo cittadino - nascono però da dipendenze o patologie psichiatriche: questi non si affrontano con le forze dell'ordine, ma con i servizi sanitari. Spero che il nuovo governo regionale possa lavorarci, capendo che questi temi non sono solo sanitari, ma contribuiscono ad aumentare la sicurezza".

“Infine c’è il tema di contrasto alla criminalità: la ricetta è che queste tre cose lavorino insieme. Non possiamo però ridurre il futuro di Torino al tema della sicurezza” ha concluso.

Cinzia Gatti

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