Precari della scuola in presidio davanti a Palazzo Lascaris per chiedere il passaggio in ruolo, dopo aver vinto il concorso del 2020. Questo pomeriggio la Cub Scuola, insieme agli insegnanti delle elementari e materna, ha dato il via ad una protesta davanti al Consiglio Regionale dove era in discussione un'interrogazione della capogruppo di AVS Alice Ravinale sul tema.
La questione è complessa. Dal concorso scolastico 2020, posticipato poi al 2022 causa Covid, sono usciti 1.600 docenti vincitori. L'anno scorso ne sono stati stabilizzati 800: i restanti sono finiti in un limbo, in attesa di una chiamata. Lo scorso 30 agosto i precari ed i sindacati hanno partecipato ad un incontro al Provveditorato Regionale, durante il quale era stato promesso il passaggio in ruolo ad una parte dei docenti.
Parole al momento che non hanno trovato sostanza: nessuno degli insegnanti è stato chiamato. Sul punto ha provato a fornire rassicurazioni l'assessore all'Istruzione Elena Chiorino, tramite una risposta letta in Consiglio Regionale dal collega Marco Gabusi.
La Regione rassicura
"Le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per l'anno scolastico 2024/25, che avvengono in maniera progressiva, - riporta la nota - rappresentano un passo decisivo per garantire la qualità dell'istruzione in tutte le Regioni". "Il contingente di 3.890 posti - prosegue - assegnato al Piemonte permetterà di rispondere alle esigenze delle scuole, tenendo conto delle disponibilità di personale e della presenza di aspiranti nelle graduatorie. Lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi ordinari del 2020, previsto dall'USR Piemonte, è un provvedimento che assicura l'immissione in ruolo di ulteriori 538 docenti idonei, garantendo cosi una maggiore stabilità del personale scolastico".
Ravinale (AVS): "Totale assenza di rispetto"
Una risposta che non ha soddisfatto Ravinale. "Continua - ha replicato la capogruppo regionale di AVS - la totale assenza di rispetto verso i docenti. Professionisti che hanno superato il concorso e al 17 settembre continuano a vivere nella totale incertezza". "Anche a livello parlamentare - ha proseguito - abbiamo sollevato il tema con Elisabetta Piccolotti dei precari del concorso 2020".
"C'è poi quello Pnrr 2023 che non tiene in considerazione gli idonei, obbligandoli a rifare la selezione" conclude Ravinale.