Uno degli effetti più evidenti dei cambiamenti climatici riguarda i temporali sempre più “estremi”, con grandinate e vento forte, che hanno come diretta conseguenza il danneggiamento degli alberi. Tutto ciò, soprattutto in città, risulta fonte di grave pericolo per l'incolumità dei cittadini.
La strategia sugli alberi
Per far fronte alla situazione, il Comune di Torino ha annunciato l'intenzione di mettere a punto una strategia in più punti con l'obiettivo di proteggere il patrimonio arboreo cittadino. Il modello, alla luce dei 5 fenomeni meteorologici “fuori dal comune” avvenuti tra luglio e agosto (con venti a 80 chilometri l'ora, ndr) capaci di danneggiare ben 240 alberi, prevede strumenti di prevenzione e azioni di pronto intervento in vista della scadenza degli appalti per la cura e la manutenzione del verde pubblico: “Oltre ad essere operativi - ha dichiarato l'assessore Francesco Tresso – 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, occorre elaborare misure per prevenire e attenuare gli effetti di questi eventi estremi: nei nuovi bandi di assegnazione inseriremo l'utilizzo di criteri innovativi. Noi, nel frattempo, stiamo già lavorando sulla mappatura del territorio per capire quali sono le zone più vulnerabili”.
Le conseguenze
Il quadro descritto ha sollecitato in modo decisamente consistente gli uffici comunali preposti, senza contare i già citati danni materiali: “Da inizio estate - ha sottolineato il responsabile alberate della Divisione Verde Gianmichele Cirulli – siamo stati quasi interamente assorbiti da questa emergenza, con 15 persone impegnate tra tecnici, dirigenza e politici. Nell'ultimo mese e mezzo, invece, abbiamo speso 120mila euro per interventi non previsti, circa un quarto della dotazione per la gestione ordinaria delle potature; se consideriamo un valore di almeno 1000 euro per albero danneggiato, inoltre, li danno al patrimonio del verde cittadino ammonterebbe a 240mila euro”.
Gli interventi
Le idee del Comune andranno ad integrarsi con quanto già fatto in collaborazione con la polizia municipale, i vigili del fuoco ed altri enti potenzialmente interessati: “L'attività ordinaria – ha concluso – prevede azioni di cura, prevenzione e controllo di stabilità degli alberi: entro l'anno toccheremo quota 50mila, mentre in futuro dovremo rispondere con turni più regolari e ragionati in base alla mappa di vulnerabilità. Già da tempo, inoltre, abbiamo attivato una chat collettiva dove poter condividere con tutti le segnalazioni e mettere in atto la miglior risposta possibile. Il nuovo appalto, infine, non dovrà tenere conto solamente del pericolo ma anche del rischio, con l'obiettivo di avere alberi sani che possano affrontare al meglio le sfide dei cambiamenti climatici”.