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Cultura e spettacoli | 20 settembre 2024, 07:11

MiTo Settembre Musica: ultimo giorno di concerti della stagione

Appuntamento al Teatro Vittoria, all'Auditorium Rai, alla Chiesa di Santa Maria Goretti e al Museo Cavour di Santena

MiTo Settembre Musica: ultimo giorno di concerti della stagione


Teatro Vittoria ore 18

Nicolas Hodges

Franz Schubert

Sonata in do maggiore D. 840

Jean Barraqué

Sonata

Nicolas Hodges, pianoforte



Un repertorio attivo e in continua crescita che comprende compositori come Beethoven, Berg, Brahms, Debussy,

Schubert e Stravinskij rafforza la presenza di Nicolas Hodges sulla scena musicale contemporanea. Il suo

virtuosismo e la sua innata musicalità gli conferiscono una sicura padronanza delle complessità tecniche più ardue,

rendendolo uno dei preferiti da molti fra i più prestigiosi compositori contemporanei di oggi. La stretta

collaborazione con figure diverse fra loro come John Adams, Helmut Lachenmann e Karlheinz Stockhausen è

fondamentale per la carriera di Hodges, al quale compositori di fama mondiale hanno dedicato loro opere. Come

solista, Hodges si è esibito praticamente con tutte le maggiori orchestre del mondo, lavorando e stringendo stretti

rapporti con i principali direttori d’orchestra. In prima linea sulla scena della musica da camera contemporanea,

vanta vaste collaborazioni e si è esibito in tutto il mondo in luoghi prestigiosi come la Carnegie Hall, la Wigmore

Hall, il Barbican e la Wien Konzerthaus, nonché in festival come Lucerna, Berlino, Helsinki, Salisburgo e BBC Proms.

La sua variegata discografia comprende il Concerto per pianoforte e orchestra In Seven Days di Thomas Adès, con

la London Sinfonietta diretta dal compositore stesso (Signum Classics); il concerto À Quia di Pascal Dusapin (BIS);

l’integrale delle tarde opere pianistiche di Sciarrino e musiche di Michael Finnissy e George Gershwin

(Metronome). Hodges ha registrato diversi dischi come solista, tra i quali figurano lavori di Rebecca Saunders,

Walter Zimmermann, Brice Pauset, Rolf Riehm e Harrison Birtwistle – l’ultimo abbinato a Beethoven e che include

la prima registrazione della premiata Gigue Machine.


Auditorium Giovanni Agnelli - Lingotto ore 20

All'Infinito

Storia e gloria del Torino e dei tifosi granata tra musica, video arte e gioco del calcio

Musica di Carlo Crivelli

Videoart di Lorenzo Letizia

Commissionato da MITO SettembreMusica

Prima assoluta

Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai

Coro Maghini

Enrico Pagano, direttore

Claudio Chiavazza, maestro del coro

In collaborazione con Torino FC - TecheRai - Archivio Luce - Cinecittà

L’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai nasce nel 1994. I primi concerti sono diretti da Georges Prêtre e

Giuseppe Sinopoli. Fabio Luisi è direttore emerito e Robert Trevino è direttore ospite principale. James Conlon è

stato direttore principale dal 2016 al 2020. Juraj Valčuha ha ricoperto la stessa carica dal 2009 al 2016. Jeffrey Tate

è stato primo direttore ospite fino al 2002 e direttore onorario fino al 2011. Dal 2001 al 2007 Rafael Frühbeck de

Burgos è stato direttore principale, dal 2003 al 2006 Gianandrea Noseda è stato primo direttore ospite. Dal 1996 al

2001 Eliahu Inbal è stato direttore onorario. Altre prestigiose presenze sono state Giulini, Sawallisch, Rostropovič,

Chung, Mehta, Ahronovitch, Gergiev, Janowski, Bychkov, Petrenko, Jurowski, Albrecht, Hänchen, Franck,

Eschenbach, Gatti, Harding. Oltre alle stagioni concertistiche a Torino, l’OSN Rai è ospite di Biennale di Venezia,

Ravenna Festival, Festival Verdi di Parma e Sagra Malatestiana di Rimini. Ha effettuato tournée in Europa, al

Musikverein di Vienna, al Festival RadiRO e al Festival Enescu, alla Konzerthaus di Vienna, al Festival di Salisburgo,

alla Philharmonie di Berlino e negli Emirati Arabi Uniti. Ha eseguito la Nona di Beethoven alla Royal Opera House

di Muscat. Nell’autunno 2021 è tornata in Germania, a Francoforte, Colonia e Amburgo. A giugno 2022 è stata

protagonista di una tournée nel Sud Italia. Dal 2017 è l’orchestra principale del Rossini Opera Festival.

Il Coro Maghini si è formato nel 1995 a seguito di una prima collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale

della RAI, a cui sono seguite negli anni successivi numerose produzioni, tra le quali: la Messa in si minore, le

Passioni di Bach, il Requiem e la Messa K427 di Mozart, Die Sieben letzten Worte, Die Jahreszeiten, Die Schöpfung,

Nelson Messe di Haydn, la Missa solemnis e la Nona sinfonia di Beethoven, Te Deum e Messa da Requiem di Verdi,

le opere sinfonico-corali di Brahms, Peer Gynt di Grieg, La vida breve di De Falla, Porgy and Bess di Gershwin, Der

Rosenkavalier di R. Strauss. Nel gennaio 2006, in occasione del Concerto inaugurale del restaurato Auditorium

“Arturo Toscanini” della Rai di Torino, ha preso parte all’esecuzione della Seconda Sinfonia di Mahler; nel marzo

2008, sempre a fianco dell’ OSN Rai, ha partecipato alla 47a Semana de Musica Religiosa di Cuenca (Spagna) con

l’esecuzione del War Requiem di Britten e della Messa da Requiem di Verdi. Nel mese di ottobre 2014 ha

inaugurato la 70° Stagione dei Pomeriggi Musicali di Milano con l’esecuzione del Messiah di Haendel sotto la

direzione di Ottavio Dantone. Nel campo della musica antica collabora stabilmente con l’Academia Montis Regalis

diretta da Alessandro De Marchi con cui ha realizzato diversi progetti concertistici nell’ambito delle stagioni

dell’Unione Musicale di Torino, della Società del Quartetto di Milano, MiTo Settembre Musica; hapartecipato alla

50a Settimana Internazionale di Musica Sacra di Monreale (Palermo) . Nell’estate 2011 è stato invitato al Festival

MA di Brugges (Belgio) e dal 2011 al 2016 come coro residente all’Innsbrucker Festwochen der Alte Musik

(Austria); nel 2016 ha preso parte al Festival Wratislavia Cantans di Wroclaw (Polonia) con un programma

mozartiano. Accanto alla produzione per coro e orchestra il Coro Maghini, ha affrontato una buona parte del più

importante repertorio per coro a cappella dalle Sacrae Symphoniae di Giovanni Gabrieli ai Salmi a doppio coro di

Mendelssohn, dall’integrale dei Mottetti di Bach alla musica corale romantica di Brahms, Liszt, al repertorio corale

del XX secolo, Arvo Pärt, Penderecky, Nysted, con alcune prime esecuzioni assolute di musiche corali

contemporanee (Bertotto, Castagnoli, Camoletto, Margutti). Collaborano alla preparazione del coro il maestro

assistente Elena Camoletta e il pianista Sergio Merletti.

Diplomato giovanissimo in direzione d’orchestra, violoncello e composizione, Enrico Pagano – nato a Roma nel

1995 – è direttore artistico dell’Orchestra Canova, con la quale affronta prevalentemente il repertorio del

Classicismo. Direttore in residenza e consigliere artistico dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, alla

guida della Canova (da lui fondata a 19 anni) si è esibito presso istituzioni quali – per citarne alcune – l’Arena di

Verona, il Teatro Dal Verme di Milano, il Teatro Comunale di Ferrara, il Teatro Alighieri di Ravenna, il Festival di

Bergamo, il Valletta Baroque Festival, il Vivaldi Festival di Venezia e l’Aula Magna de La Sapienza Università di

Roma, collaborando con artisti come Alessandro Baricco, Gloria Campaner, Daniela Barcellona, Vittorio Prato e

Tommaso Lonquich. Come direttore ospite ha collaborato con il Teatro Verdi di Trieste (Orfeo ed Euridice di Gluck),

l’Orchestra Cherubini di Ravenna, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, I Pomeriggi Musicali di

Milano, il Teatro López de Ayala (Badajoz, Spagna). A maggio 2021, edito da Sony Music, è uscito il primo album di

Enrico Pagano dedicato alla riscoperta di Giovanni Paisiello, cui ha fatto seguito, nel 2022, il secondo dedicato a

Beethoven, recentemente nominato agli International Classical Music Awards (ICMA). Nel mese di marzo 2021 la

rivista «Forbes» lo ha inserito nella lista dei 100 Under 30 destinati a cambiare l’Italia. È attivo anche nella

valorizzazione e riscoperta del repertorio italiano. Tra gli impegni recenti e futuri troviamo i debutti a Lisbona con

la Messa da Requiem di Mozart, al Festival della Valle d’Itria con Gli Uccellatori di Gassmann, Requiem.

Stringeranno nei pugni una cometa di Silvia Colasanti all’Istituzione Universitaria dei Concerti a Roma e la Nona

Sinfonia di Beethoven a Roma, Pavia, Como e Siena.

Dopo gli studi al Conservatorio di Torino, Claudio Chiavazza si è perfezionato in direzione corale con Peter Erdei

presso l’Istituto Kodály di Kecskemét in Ungheria; come direttore ha tenuto concerti in Italia, Austria, Belgio,

Ungheria, Francia, Svizzera, Grecia, Repubblica Ceca, ex Jugoslavia, affrontando un repertorio che spazia dal canto

gregoriano alla polifonia vocale contemporanea con diverse prime esecuzioni. Fin dalla sua fondazione è direttore

del Coro Maghini con cui, insieme all’OSN Rai, ha affrontato le più importanti pagine del repertorio

sinfonico-corale collaborando con direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovich, Kirill Petrenko, Gerd

Albrecht, Kristjan Järvi, Serge Baudo, Simon Preston, Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Wayne

Marshall, Helmuth Rilling, Christopher Hogwood, Robert King, Ottavio Dantone, Fabio Luisi, Alessandro De Marchi.

Ha diretto diversi complessi partecipando a importanti festival quali Tempus Paschale di Torino, 50° Settimana

Internazionale di Musica Sacra di Monreale, Armoniche Fantasie, Musica Ricercata di Genova, Festival dei

Saraceni, Festival Musicale della Via Francigena, Les BaroQuiales di Sospel, Musique Sacrée di Avignone, MA

Festival di Bruges, Innsbrucker Festwochen der Alten Musik.


MITO PER LA CITTÀ

Chiesa Santa Maria Goretti ore 21

Sacro amore

Alessandro Grandi

O quam tu pulchra es

Domenico Gabrielli

Sonata n. 1 in Sol maggiore per violoncello e basso continuo

Giovanni Girolamo Kapsperger

Passacaglia in Re

Tarquinio Merula

Canzonetta Spirituale sopra alla ninna nanna

Giovanni Girolamo Kapsperger

Canzone prima, dal Quarto libro

di Intavolature per chitarrone, per tiorba e basso continuo

Antonio Brunelli

Anima Mea Liquefacta est

Giovanni Maria Trabaci

Toccata Seconda

da Libro Primo di Ricercate – Canzone Francese – Capricci

Giovanni Girolamo Kapsperger

Kapsperger

Francesca Caccini

Maria, Dolce Maria

Agostino Guerrieri

La Tità, sonata per arpa ovvero tiorba

Alessandro Piccinini

Ciaccona a partite variate

Claudio Monteverdi

Laudate Dominum

Arianna Stornello, soprano

Margherita Burattini, arpa doppia

Laura La Vecchia, tiorba

Alessandra Giovannoli, violoncello

In collaborazione con

Coordinamento Associazioni Musicali di Torino Associazione Franz Schubert

Ingresso gratuito


Museo Cavour di Santena della Città di Torino ore 21

Note per Cavour

Nino Rota

Concerto per archi

Antonio Vivaldi

Concerto per viola d’amore e maggiore RV 396

Giuseppe Verdi

Quartetto per archi in mi minore

versione per orchestra d’archi di Gianandrea Noseda

Ensemble d’archi Obiettivo Orchestra

Ludovico Furlani, Andrea Bet, Bianca-Andreea Danca,

Aurora Serena Ritorto, violini primi

Giovanni Putzulu, Cecilia Drago,

Claudio Favaretto, violini secondi

Carmen Verzino, Giuditta Marcolin, viole

Barbara Visalli, Gabriele Pellegrini, violoncelli

Manuel D’Amico, contrabbasso

Federico Carraro, viola d’amore

Luca Vacchetti, direttore

In collaborazione con Obiettivo Orchestra

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria 011 597373

redazione

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