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Attualità | 30 settembre 2024, 11:52

A Torino in estate sgomberate 27 case popolari, ma 176 sono ancora in mano agli abusivi

Rosatelli incalza Atc sulla riassegnazione degli appartamenti, mentre Cerrato (Pd) chiede a Marrone di reperire risorse

A Torino in estate sgomberate 27 case popolari, ma 176 ancora in mano agli abusivi

A Torino in estate sgomberate 27 case popolari, ma 176 ancora in mano agli abusivi

Tra giugno e luglio a Torino i Civich hanno recuperato 12 alloggi occupati da abusivi: tra agosto e settembre sono stati quindici. In corso Agnelli 156 ci registrano al momento sette occupazioni abusive, cinque da parte di famiglie rom con minori. In tutto il capoluogo piemontese sono 176 gli appartamenti dove le persone si sono introdotte, e attualmente vivono, illegalmente: le situazioni più critiche si registrano a Mirafiori ed in Barriera di Milano. 

A fornire i numeri il responsabile del Reparto Polizia Abitativa della Polizia Municipale, durante una commissione dedicata alle case popolari di Torino Sud. Ad accendere un faro sulla problematica il consigliere di Fratelli d'Italia Ferrante De Benedictis, che tramite una mozione ha raccolto le istanze della Circoscrizione 2.

La richiesta 

L'esponente del partito della Meloni ha chiesto che gli "alloggi abusivamente occupati siano restituiti alla disponibilità dei legittimi assegnati secondo le graduatorie", disattivando anche la corrente elettrica per spingere gli abusivi a lasciare gli appartamenti popolari. 

Un tema, quello delle occupazioni abusive, di estrema attualità. Sabato all'alba un furgone ha sfondato il cancello della sede Atc di corso Dante, arrivando fino alla scalinata che conduce all'ingresso. I due occupanti del veicolo, a volto coperto, si sono dati alla fuga.

Bolla: "Non ci lasceremo intimidire"

Il presidente Emilio Bolla e il vicepresidente di Atc Fabio Tassone hanno deciso di avviare una serie di visite per incontrare personalmente gli assegnatari di case popolari. L'obiettivo è duplice: rassicurare gli assegnatari che l’Atc continuerà a svolgere con determinazione il proprio compito di gestione delle case popolari e di tutela dei residenti e raccogliere direttamente impressioni e preoccupazioni dall’inquilinato.

Non ci lasceremo intimidire da gesti criminali che mirano a destabilizzare il nostro lavoro – ha dichiarato il presidente Bolla – e ci impegniamo a garantire la sicurezza e il benessere di chi vive nelle case popolari. Vogliamo continuare a essere presenti sul territorio, capire le esigenze dei nostri assegnatari, rispondendo prontamente alle loro preoccupazioni”.

Durante gli incontri il presidente e il vicepresidente raccoglieranno feedback che saranno fondamentali per monitorare la situazione e individuare eventuali criticità che necessitano di intervento. Come sottolinea il vicepresidente Fabio Tassone “siamo pronti ad ascoltare chi vive ogni giorno negli alloggi popolari per comprendere al meglio la situazione e intervenire dove necessario. Il dialogo con gli assegnatari è fondamentale per mantenere la sicurezza e la legalità, valori che difenderemo senza esitazioni”.

Le visite si svolgeranno nelle prossime settimane e coinvolgeranno diversi quartieri popolari della città di Torino e degli altri comuni dell’area metropolitana dove Atc gestisce il patrimonio di edilizia sociale.

Lentezza di riassegnazione 

Come ha voluto sottolineare l'assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli, uno dei problemi è la lentezza di riassegnazione delle case popolari vuote. Se un alloggio rimane sfitto troppo tempo tra un inquilino e l'altro, è facile venga preso di mira. "Nel Duemila - ha spiegato Rosatelli - Atc dava alla Città circa 700 alloggi all'anno: l'anno scorso sono stati circa la metà, intorno ai 350". Gli appartamenti spesso, per essere riassegnati, necessitano di interventi di manutenzione: pittura alle pareti, ma anche piccoli lavori di edilizia. 

"Come Comune - ha aggiunto - chiediamo all'Agenzia di intervenire in via prioritaria su alloggi grandi, che quindi ci mettono più tempo per essere sistemati. Questo vuol dire numero un numero inferiore di appartamenti, ma questa riduzione così importante non è giustificata". 

"L’Amministrazione ha sempre provveduto regolarmente a censire le occupazioni abusive e a ripristinare la legalità, senza clamori, per evitare scontri e violenze". ha poi rimarcato Rosatelli. A fargli eco l'assessore alla Sicurezza Marco Porcedda: "La Città monitora la situazione e cerca sempre di proporre soluzioni alternative agli occupanti"

I commenti 

Il capogruppo del Pd Claudio Cerrato, esprimendo solidarietà ai lavoratori Atc, ha incalzato l'assessore regionale Maurizio Marrone per "recuperare risorse per ristrutturare gli alloggi Atc non agibili".

"Chiedere il pugno duro - ha aggiunto - rispetto a politiche di accompagnamento rischia di essere controproducente". Per la colleghe Caterina Greco e Tiziana Ciampolini "la politica abitativa non può essere fatta solo dal Comune, ma bisogna elaborarla insieme al Governo ed Europa".

Cinzia Gatti

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