"Tutti gli attori e le attrici che sono passati dal Baretti, magari anche per una sola data, si sono davvero sentiti parte di una famiglia. E molti di loro chiedono di tornare su questo palcoscenico. D'altra parte anche io, che sono prima di tutto un attore, respiro l'energia di questa sala così intima". Il miglior spot per il Teatro Baretti, cuore pulsante di San Salvario a due passi da largo Saluzzo, è senza dubbio il suo direttore artistico: Sax Nicosia.
GIOVANI TALENTI
Attore, autore, regista, membro storico delle Nina's Drag Queen, Sax parla della sua seconda stagione alla direzione del Teatro Baretti come si parla di un figlio, di una creatura che ha pensato, sognato e immaginato per almeno un anno e che finalmente diventerà realtà. "La prima stagione", spiega a Torinoggi, "è stata dedicata alle Regine, alle attrici emergenti e paludate, e alla loro visione mondo. Ma già l'anno scorso sapevo che questa seconda stagione, quella della riconferma e in un certo senso della maturità sarebbe stata dedicata ai giovani attori e alle giovani compagnie under35, affiancati da grandi nomi del teatro italiano".
Da quell'idea è nata "Generazione Scenica", che offre ai giovani "la possibilità di esibirsi, di produrre spettacoli, di avere visibilità". Il cartellone partirà il 25 ottobre per proseguire fino al 23 maggio, in un ideale passaggio di testimone tra le radici del teatro e i nuovi linguaggi espressivi.
IL CARTELLONE
La stagione si aprirà il 25 e 26 ottobre con Galatea Ranzi, una delle più celebri attrici italiane (dalle produzioni di Ronconi fino alla "Grande Bellezza"), che porterà in scena il monologo "In Nome della Madre" di Erri De Luca. L’attrice, nota per le sue interpretazioni teatrali e cinematografiche, darà voce a una storia di amore, coraggio e speranza, facendo da simbolo delle "radici" da cui germoglia la creatività dei giovani. "Uno spettacolo commovente, un'apertura degna del Baretti che in un certo senso spalanca le porte alla Generazione Scenica che poi inizierà ufficialmente dal secondo spettacolo con il coinvolgimento diretto dei giovani", commenta Nicosia.
Si proseguirà poi con "La Tecnica della Mummia" (14 e 15 novembre), interpretato dai giovani attori torinesi Marcello Spinetta e Christian Di Filippo, vincitori del bando Scintille, e con "Bent" (27-29 novembre), diretto da Mauro Avogadro.
Il mese di dicembre vedrà l’arrivo di "Apnea" (11-13 dicembre), una produzione della giovane compagnia torinese Operazione MiRo, seguita dal concerto-recital "Sulla Punta dei Piedi" (15 dicembre) presso il Tempio Valdese, un omaggio al pedagogo Janusz Korczak.
Nel 2025, lo spettacolo "Afànisi" della compagnia Ctrl+Alt+Canc (15 gennaio), una rappresentazione che esplora nuovi linguaggi teatrali, seguito dalla storica rassegna musicale Mozart Nacht Und Tag (31 gennaio - 2 febbraio) e dallo spettacolo inclusivo "Stralunati" (6-7 febbraio), curato dalla compagnia Teatrialchemici, che lavora con bambini e ragazzi con disabilità.
Il 2025 vedrà anche il debutto di "Topi" (26-27 febbraio), una riflessione sui tragici eventi del G8 di Genova, e di "Births_Prima Tappa" (13-14 marzo) della compagnia torinese Asterlizze. La stagione si concluderà poi il 22 e 23 maggio con il ritorno delle Nina’s Drag Queens, con lo spettacolo itinerante "Botanica Queer", un'esperienza unica con cuffie wireless che promette di stupire gli spettatori.
IL FIORE ALL'OCCHIELLO
Il culmine della stagione sarà però "Body Awareness" (26-28 marzo, 1-3 aprile in prima assoluta nazionale), una pièce del Premio Pulitzer Annie Baker con regia di Silvio Peroni, prodotto dal Baretti in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova. "Finalmente - racconta un entusiasta Sax Nicosia - qui al Baretti viene prodotto uno spettacolo a livello nazionale, che si spera possa poi girare i teatri di tutta Italia". Sul palco lo stesso Sax, Olivia Manescalchi e Valentina Virando e un attore giovane under 25 "che verrà scelto attraverso un provino pubblico". Il testo, che Sax definisce "pazzesco, fa morir da ridere ma stimola anche una riflessione amara", indaga ironicamente e nel profondo temi dell’immediato oggi e del prossimo domani come l'identità, la coppia, la famiglia, la salute mentale, il patriarcato.
LA PARETE DI VIA BARETTI
Ideata da Sax Nicosia, è tornata anche quest'anno la "parete dipinta" su via Baretti, proprio all'ingresso del teatro. Un'iniziativa di arredo urbano che "chiama" gli spettatori. A ispirare l'oggetto dei dipinti sulla facciata del Baretti è proprio il tema della stagione teatrale. "Ed è per questo che i pannelli cambiano ogni anno. Al punto che mi piacerebbe aver lanciato una tradizione. Tra qualche anno potremmo poi addirittura pensare a una mostra dove ridarli in qualche modo alla cittadinanza". A firmare la parete di quest'anno è Davide Bart Salvemini, con l'opera "Fluida Genesi".