Anche la logistica entra ufficialmente a far parte di quell'indotto automotive che sta soffrendo insieme a Stellantis. E' il caso di Trasnova, azienda che in tutta Italia occupa oltre cento persone e che opera anche a Mirafiori, oltre agli stabilimenti di Cassino, Melfi e Pomigliano.
Le commesse scadono a fine 2024
Attualmente si teme per il futuro dei lavoratori perché Trasnova ha ancora commesse con Stellantis solo fino al 31 dicembre del 2024. Dopodiché non si hanno ulteriori certezze.
Proteste e presidio
Una situazione di stallo che, dopo i malumori delle scorse settimane, è oggi è sfociata in una vera e propria protesta: tutti i lavoratori e le lavoratrici dei siti produttivi stanno infatti scioperando e manifestando (sotto il coordinamento di Fim, Fiom e Uilm) temendo che l’interruzione delle commesse non permetterà di mantenere l’occupazione attuale.
Per quanto riguarda Torino, in particolare, la protesta riguarda lo stabilimento di Rivalta: i lavoratori stanno protestando alla porta 15 dando via a un presidio permanente e proseguiranno fino a venerdì 29 novembre 2024. Per la giornata di domani è prevista un'assemblea dei lavoratori.
"Siamo al fianco dello sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici Trasnova, azienda che occupa più di 100 persone sugli stabilimenti di Pomigliano, Cassino, Melfi e Mirafiori. Le commesse con Stellantis scadranno il 31 dicembre e gli ammortizzatori sociali possibili finiranno. L'atto finale di Stellantis in Italia è cominciato, incredibile che ancora l'azienda lo neghi", commenta il vicecapogruppo di AVS alla Camera, Marco Grimaldi.
Concorda Valentina Cera, consigliera regionale AVS: "Quando questa destra al governo della Regione Piemonte chiederà finalmente conto a Stellantis della sua dismissione, che sta portando alla morte dell’indotto? Quando si richiamerà davvero Stellantis alla sua responsabilità sociale? Il deserto industriale che si sta lasciando alle spalle e l’impatto sociale della sua, reale, anche se continuamente negata fuga dall’Italia, è insostenibile per il territorio della provincia di Torino. Regione batti un colpo, ma non a parole, per davvero ora".