Prosegue la mobilitazione delle lavoratrici dell'Associazione Eufemia: una vicenda che ormai da tempo fa parlare di sé e che, nella mattinata di oggi, vedrà alcune addette protestare davanti al Tribunale di Torino, in occasione delle prime udienze che riguardano il loro caso.
"E’ passato quasi un anno da quando, dopo mesi di sciopero, siamo state tutte licenziate - raccontano -. La nostra storia ha fatto il giro, ha attraversato le piazze e le assemblee, ha portato alla luce - nel suo piccolo - la stortura del lavoro sociale e l’inadeguatezza di alcuni contesti che, senza alcuna forma di controllo collettivo, permettono sfruttamento e abuso di potere. Siamo state licenziate (alcune in tronco e senza preavviso) con modalità che non facciamo fatica a ricondurre a mondi pregni di prepotenza e disinteresse per i diritti e la dignità dei lavoratori".
"La prima ad entrare in Tribunale sarà Cecilia - spiegano -. Con lei, però, c’è tutta La parte invisibile della città. Siamo tant3, rumoros3 e orgogliosamente scomod3".
Il presidio avrà luogo a partire dalle 10.30 in corso Vittorio Emanuele 130. Oltre a voci, racconti e rabbia, le organizzatrici promettono anche torte e tisane calde per contrastare il clima gelido di questi giorni.
Già nei mesi scorsi le lavoratrici avevano già protestato e scioperato dopo alcune decisioni prese dal consiglio direttivo dell'associazione. Salari, ruoli: tutto era stato messo sul tavolo. Ma l'atmosfera era stata piuttosto tesa fin dall'inizio. E dalla controparte i vertici avevano subito parlato di "campagna diffamatoria" nei loro confronti, rigettando ogni accusa.
Oggi, sfidando il gelo torinese, una nuova puntata della vicenda che sembra ancora lontana dalla conclusione.