Non arriverà l'atteso semaforo all'angolo tra via XX Settembre e via Arcivescovado. A 10 anni di distanza dall’incidente in cui ha perso la vita un ragazzo di 28 anni (il ciriacese Morris Divorziati), l’incrocio torna argomento di discussione con un'interpellanza della consigliera comunale della Lega, Elena Maccanti.
Dieci anni di interventi
"Quel punto - ha spiegato l'assessora alla Viabilità di Palazzo Civico, Chiara Foglietta -, dal 2015 in poi è stato più volte oggetto di analisi. E' stata implementata la segnaletica orizzontale e quella verticale, con l'installazione dell'obbligo di arresto per i veicoli che provengono da via Arcivescovado. Con segnale di stop e, in aggiunta, un attraversamento pedonale rialzato. In via XX Settembre abbiamo provveduto a installare anche un specchio parabolico oltre alle bande ottiche".
"Due incidenti all'anno"
A dare forza all'assessora ci sarebbero anche i numeri. Nel 2015 cinque incidenti e un morto "ma negli ultimi due anni due sinistri appena" ha concluso Foglietta specificando come non siano necessari ulteriori investimenti. Molti degli incidenti hanno riguardato auto di privati e autobus del Gtt, diretti alla fermata dell'Inps. Anche se nell'ultimo caso si sono scontrati un mezzo Amiat e un furgone Amazon. "Non possiamo essere soddisfatti di questa risposta - ha replicato Maccanti -, perché gli incidenti continuano, coinvolgendo spesso i tram e i bus".
"Da tempo - aggiunge il presidente dell’associazione Le Contrade di via XX Settembre, Luigi Ventura -, chiediamo un semaforo. O in alternativa vogliamo che il Comune ripristini la fermata prima dell’incrocio. Dove si trovava un tempo". Per permettere ai mezzi Gtt di arrestarsi e ripartire in totale sicurezza.