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Politica | 13 maggio 2025, 20:07

Habemus presidente, Alfredo Correnti eletto (tra le polemiche) a capo della Circoscrizione 5 [FOTO]

La minoranza contro la presentazione delle stesse linee guida di tre anni fa: “State facendo una brutta figura”

Nuovo presidente per la Circoscrizione 5

Nuovo presidente per la Circoscrizione 5

È Alfredo Correnti, consigliere leghista, il nuovo presidente della Circoscrizione 5. L’ufficialità nel corso dell’ultimo Consiglio convocato nella data di oggi, 13 maggio, e presieduto dal consigliere anziano Pasquale Valente. Correnti sostituisce il dimissionario Enrico Crescimanno, dopo oltre due mesi carichi di tensioni e scontri politici. E dopo Papa Leone XIV - viene da dire (a costo di sembrare un po’ blasfemi) - questa è forse l’elezione più attesa a Torino. Lo dimostra la presenza, in aula, di una folta rappresentanza politica (dai consiglieri regionali Fabrizio Ricca e Andrea Cerutti ai vertici di Atc: il presidente Maurizio Pedrini e il suo vice Fabio Tassone. Poi il segretario di Fi, Marco Fontana, e Paolo Greco Lucchina, Udc). La delibera è passata con 15 voti favorevoli e 7 contrari.

Eletti per il territorio

Da consigliere anziano - ha raccontato Valente -, è la quinta volta che presiedo le elezioni di un presidente. Detto questo, ricordo a tutti che in qualità di rappresentati di una istituzione siamo stati eletti per lavorare per il territorio e non per portare avanti interessi personali”. E ancora: “I cittadini della Quinta circoscrizione non meritano quello che è successo negli ultimi mesi. Ci vuole una seria maggioranza e anche una seria opposizione”. 

Le linee programmatiche 

Prime parole ufficiali anche per il neo presidente Correnti che si è soffermato sui temi da affrontare nel prossimo futuro. Dalla valorizzazione delle strutture sportive e culturali (una su tutte il centro Isabella) alla promozione del commercio locale. Senza dimenticare il nodo sicurezza. “Confermo le linee programmatiche su cui questa maggioranza ha fondato il proprio mandato - così Correnti -. Abbiamo scelto di mantenerle inalterate perche crediamo nella coerenza e nel rispetto degli obiettivi fissati, fino alla conclusione naturale del nostro mandato”. Cioè fino al 2027. 

La nuova giunta 

Un solo cambio in giunta. Al posto di Luigi Borelli, passato in minoranza, le deleghe di Sport e Cultura sono state affidate alla consigliera Silvia Acquaro (eletta con la Lega). Invariati gli altri ruoli. A cominciare dal vicepresidente e coordinatore al Bilancio, Antonio Cuzzilla, e continuando con Bruno Francavilla (Urbanistica), Alfredo Ballatore (Commercio) e Giorgio Tassone (Ambiente). Alla sanità, infine, abbandonate le contestazioni, ecco il ritorno di Stefano Subbiani.

Auguri e polemiche 

Auguri al nuovo presidente dal consigliere del gruppo misto di minoranza Roberto Zuppardo. “Ultimamente abbiamo vissuto vicende che con la politica hanno poco a che fare - la replica di Zuppardo -. Ma crediamo anche che questa sia l’alba di un nuovo giorno. E vogliamo tornare a fare bene per il territorio, ascoltando le esigenze di tutti”. Polemico il consigliere Martina. “Mi spiace sia stato fatto un copia e incolla del programma precedente - ha attaccato Luigi Martina (M5S) -, a cominciare dalla nota sulle strisce blu (che qui non ci sono…). Faccio un augurio al presidente, visto le sfide del ruolo lo ritengo necessario. Tuttavia non condividendo l’elezione avvenuta esprimerò voto contrario”. “Un fallimento di tutto il centrodestra” secondo i consiglieri del Pd, Emanuele Ippolito ed Elisabetta Longhi “con due mesi di sfottò e meme. E progetti fermi. Un brutto spettacolo”. Presidenza e linee guida non votate da tutto il Pd. Come ha precisato la consigliera Alice Arena. “Mi sembra che ribadire i vecchi errori di tre anni sia solo colpevole sciatteria. Ci sono le stesse linee guida e anche la stessa giunta (meno uno). E appena una donna su quattro come coordinatrice”. E poi un attacco alla stessa Lega. “Perché i cittadini si devono accontentare di una seconda scelta? Già, il partito, tre anni fa, non lo ha scelto né come presidente né come coordinatore”. Per il consigliere Luigi Borelli “sulle responsabilità, almeno degli ultimi 40 giorni, c’è una lettura univoca. Inerzia che può essere ricercata su un solo componente”. Si è tolta un sassolino dalle scarpe anche la consigliera Carmela Ventra. “L’ex presidente ha dichiarato di aver dato le dimissioni perché la maggioranza avrebbe chiesto il rinvio della mia delibera sulla presunta incompatibilità - ha attaccato Ventra -, peccato che le sue dimissioni siano state tardive perché mancavano due giorni allo scadere e il consiglio lo avremmo potuto convocare. E lui sarebbe decaduto comunque”. “Non c’è stato lo sforzo di riscrivere il programma. E questa non è una buona partenza”, ha concluso la consigliera Federica Laudisa.

“Programma condiviso”

Forte l’intervento del vicepresidente, Antonio Cuzzilla. “Sicuramente degli sbagli sono stati fatti - ha chiosato Cuzzilla -. Il problema è perseverare. Purtroppo qualcuno ha la memoria corta ma degli interventi sono stati fatti. Penso al progetto Circoletto rosso, agli appuntamenti sulle truffe e a via Foligno 14. Il nostro obiettivo è risolvere i problemi, abbiamo perso due mesi ma recupereremo il tempo. Come fatto per la casa delle associazioni di via Stradella”. Il coordinatore al Commercio, Alfredo Ballatore, ha voluto ricordare “il tavolo e lo sportello del lavoro, uno spazio implorante all’interno della Cinque. Ricostituendo anche un’associazione commercianti in Barriera Lanzo”.  

Assenti in aula i consiglieri Speranza, Montalbano e Crescimanno. “Il programma da me elaborato - ha voluto precisare, con una nota, lo stesso Crescimanno -, è stato condiviso e sottoscritto da 13 consiglieri, numero minimo necessario per garantire la tenuta di una maggioranza. Tra i firmatari vi sono anche consiglieri attualmente appartenenti al gruppo misto di minoranza, a testimonianza di una convergenza sui contenuti e sulle priorità proposte, al di là delle collocazioni formali”. 

Cambio di casacca 

In apertura di Consiglio la consigliera Federica Laudisa ha dichiarato di aver abbandonato “Articolo 1” per passare con il gruppo di Sinistra Ecologista.

Philippe Versienti

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