Nemmeno il presidio fisso dell’esercito nell’area o la presenza delle telecamere sembrano aver funzionato da deterrente. A San Salvario si continua a parlare di problematiche di sicurezza puntando il dito sull’incrocio tra via Saluzzo e via Berthollet.
Punto di ritrovo di giovani spacciatori (alcuni, si mormora, si siano spostati da Barriera di Milano) che da tempo tengono sotto scacco le famiglie del quartiere. E mentre da un lato la Circoscrizione 8 assicura: “Non siamo rimasti a guardare” dall'altro i cittadini urlano la loro rabbia, con video e foto che parlano di risse, atti vandalici, schiamazzi e chi più ne ha più ne metta.
Fenomeno complesso
“Bande di spacciatori si contendono l’area, mettendo in pericolo chi semplicemente vuole entrare o uscire di casa. Nonostante la complessità del fenomeno, la politica non è rimasta ferma: abbiamo coinvolto cittadini, forze dell’ordine e istituzioni nel tentativo di parare i colpi e riportare sicurezza”. A dichiararlo è il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano, che sottolinea come, pur tra mille difficoltà, siano stati compiuti passi concreti per rispondere alle istanze dei cittadini.
Negli ultimi mesi, diverse azioni sono state messe in campo. Tra queste: l'installazione di telecamere di sorveglianza, un presidio permanente dell’esercito e la dichiarazione di “zona rossa” da parte della Prefettura, con conseguente rafforzamento della vigilanza.
“Abbiamo ottenuto che quella zona fosse riconosciuta come a rischio, e quindi con un livello di attenzione superiore da parte delle autorità”, continua il presidente. Tuttavia, la situazione resta critica e Miano rispondendo a quei cittadini che si lamentavano per lo spaccio davanti al comando dei vigili replica: “La polizia municipale non ha tutti gli strumenti operativi per intervenire come vorrebbero i residenti”. Nel frattempo, diversi locali non a norma sono stati chiusi o multati, a causa di violazioni igienico-sanitarie e gestioni opache.
Tavolo sulla sicurezza
La prossima tappa sarà il Tavolo convocato per la mattina del 10 giugno, a cui parteciperanno Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, il viceprefetto, oltre a rappresentanti del Comune di Torino.
“In quell’occasione chiameremo in audizione anche i cittadini - conclude Miano - mentre tutte le forze dell’ordine relazioneranno sugli interventi effettuati negli ultimi mesi. Non c’è spazio per l’immobilismo: San Salvario merita risposte concrete”.