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Attualità | 20 giugno 2025, 18:52

Taglio del nastro per il nuovo progetto di Housing diffuso: a Lucento 32 alloggi per famiglie in difficoltà

Dopo l'inaugurazione il sindaco Lo Russo prende un tè con Reda e la sua famiglia: l’accoglienza prende forma tra i nuovi alloggi

Housing diffuso: a Lucento 32 alloggi per famiglie in crisi

Housing diffuso: a Lucento 32 alloggi per famiglie in crisi

È stato inaugurato nel pomeriggio di oggi, venerdì 20 giugno, nel cuore del "Villaggio Santa Caterina", il nuovo progetto di housing sociale diffusoVicini per scelta”. Un progetto pensato per dare una risposta all’emergenza abitativa in città e offrire un futuro a persone e famiglie in condizione di fragilità.

Un complesso pensato per gli esuli giuliano-dalmati

L'iniziativa prende vita nella zona nord di Torino, tra via Sansovino, Parenzo e viale dei Mughetti, dove il complesso edilizio costruito negli anni '50 per accogliere i profughi dell’esodo giuliano-dalmata stava lentamente scivolando nell’abbandono. Ora quegli alloggi, molti dei quali rimasti sfitti per anni, tornano a vivere grazie a un intervento congiunto tra Comune, Regione, Atc e terzo settore. 

Alla cerimonia di apertura sono intervenuti il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli e l’assessore regionale alle Politiche Sociali Maurizio Marrone, che hanno sottolineato l’importanza di un approccio innovativo all’abitare, capace di coniugare inclusione, dignità e rigenerazione urbana, ma soprattutto l'importanza dell'unione di forze, specialmente nella politica attuale. 

"Vicini a chi è in condizioni di fragilità"

"Oggi è il completamento di un percorso lungo e faticoso, ma che è valsa davvero la pena percorrere – ha dichiarato l'assessore Jacopo RosatelliAbbiamo preso in mano una situazione ferma da tempo: alcuni alloggi assegnati ai giuliani-dalmati non riuscivamo più ad assegnarli, molti erano vuoti da anni. Così, piuttosto che lasciarli inutilizzati, abbiamo voluto destinarli a famiglie in condizioni di fragilità". Dei 40 alloggi disponibili, 32 saranno subito attivati grazie alla collaborazione con la cooperativa sociale Liberi Tutti, che si occuperà di accompagnare e selezionare i beneficiari.

Il progetto si inserisce nella cornice dell’housing first e dell’housing sociale, superando la logica dell’emergenza abitativa e promuovendo così percorsi personalizzati di reinserimento. Gli alloggi, dislocati in maniera diffusa sul territorio, offriranno infatti ambienti accoglienti, completamente ristrutturati e un accompagnamento educativo per favorire la piena autonomia.

Un volto nuovo dunque, con spazi completamente rinnovati che offrono cucine moderne, impianti efficienti e ambienti ampi e luminosi. L’assegnazione degli appartamenti è formalmente triennale, ma ogni progetto è individualizzato e flessibile: per alcune famiglie si tratterà infatti di uno stallo temporaneo in attesa di un alloggio pubblico. Infine, i criteri di accesso si baseranno sull’Isee e le condizioni sociali dei richiedenti.

Marrone: "L'importanza di unire le forze"

"Abbiamo unito le forze per prevenire una situazione di degrado, che rischiava di verificarsi se questo luogo fosse rimasto abbandonato – ha spiegato Maurizio MarroneC’è grande bisogno di soluzioni abitative per chi vive un’emergenza, e per questo siamo soddisfatti di aver dato un nuovo impulso, sperimentando bandi più inclusivi. È stato un percorso politicamente trasversale: vedere destra e sinistra unite in questo progetto è un segnale simbolico forte".

Infine, al termine della cerimonia inaugurale, le autorità presenti hanno effettuato un sopralluogo in uno degli alloggi da assegnare e in uno di quelli già assegnati, quest'ultimo abitato oggi da una famiglia originaria di Casablanca. A colpire è stata una scena semplice ma densa di significato: il sindaco Stefano Lo Russo, accolto in casa dalla famiglia di Reda – padre del nucleo familiare assegnatario – ha condiviso con loro dolci e tè marocchino, scambiando qualche parola con i nuovi arrivati e offrendo un caloroso benvenuto.

Marco D’Agostino

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