Saranno inaugurati oggi, sabato 4 ottobre, i totem che, nel Giardino Margherita che si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II, ricorderanno tre bibianesi che hanno avuto un ruolo importante di sostegno alla popolazione durante l’occupazione nazista e la guerra di liberazione.
L’inaugurazione sarà preceduta, alle 15,30, dal dialogo pubblico sul libro ‘Bibiana terra di confine: la guerra partigiana tra montagna e pianura’ alla presenza degli autori Gian Vittorio Avondo e Valter Careglio. L’incontro, organizzato dal Comune di Bibiana con il Comitato intercomunale per la valorizzazione della Resistenza di Montoso, in collaborazione con il circolo Laav (Letture ad alta voce) di Torre Pellice e la biblioteca comunale di Bibiana, si svolgerà nel salone polivalente di piazza Vittorio Emanuele II.
I tre bibianesi che saranno ricordati nel Giardino Margherita sono don Giuseppe Manzon, il dottor Paolo Sardi e la marchesa Caterina Cattaneo Adorno. “Composti da una lastra in acciaio corten su basamento di pietra, i totem presenteranno delle targhe in plexiglass su cui sono riprodotte una fotografia e una breve descrizione della persona. Un qr code rimanderà alle pagine del sito del Comune dove sarà possibile approfondire il contributo di ognuno in difesa della popolazione di Bibiana” spiega Massimiliano Morina, vicesindaco, che ha seguito il progetto finanziato dalla Città metropolitana in occasione dell’ottantesimo anniversario della Liberazione.
Don Manzon era il parroco del paese che funse da mediatore con i tedeschi, protesse case e famiglie da rappresaglie, subì interrogatori e venne preso come ostaggio. Spesso collaborava con la marchesa Caterina Cattaneo Adorno che conosceva il tedesco e traduceva le trattative. Paolo Sardi era invece il medico condotto del paese che ricoprì il ruolo di ‘medico di brigata’. Quando vennero ritrovati dei partigiani tra i ricoverati nell’ospedale del paese, fu arrestato e finì nei campi di concentramento di Fossoli, Mauthausen e Gusen.