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S. Salvario / Lingotto | 22 ottobre 2025, 19:05

“Basta buio e degrado”: ecco 488 firme per illuminare la via a due passi dal grattacielo

Una petizione per chiedere lampioni nel tratto interno vicino al Palazzo della Regione

Una raccolta firme per illuminare la via

Una raccolta firme per illuminare la via

In soli dieci giorni, 488 residenti e commercianti del quartiere Nizza Millefonti hanno firmato una petizione per chiedere l’installazione di lampioni nel tratto interno di via Nizza 342, una porzione di circa 50-70 metri che, da anni, rimane completamente al buio.

La richiesta, presentata al presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano, e al coordinatore all’Urbanistica, Alberto Loi Carta, nasce da una forte esigenza di sicurezza e vivibilità in una zona che, nelle ore serali, diventa spesso teatro di episodi di degrado.

Una via privata, ma di uso pubblico

Il tratto interessato è tecnicamente classificato come via privata, ma viene quotidianamente attraversato da residenti, lavoratori e studenti diretti verso il vicino Palazzo della Regione Piemonte, distante appena un isolato. Proprio questa condizione “ibrida” - strada privata ma di fatto aperta al transito pubblico - ha finora rallentato l’installazione di punti luce, lasciando la zona in una situazione di penombra costante.

Un punto critico 

Secondo i residenti, la mancanza di illuminazione ha reso l’area un luogo di spaccio e bivacco, oltre che di incuria. “Le persone usano il fondo della via come un vespasiano a cielo aperto” spiegano i promotori della raccolta firme, che denunciano anche la presenza ricorrente di rifiuti e schiamazzi nelle ore notturne.

L’obiettivo della petizione è semplice ma urgente: installare nuovi lampioni per rendere la zona più sicura e decorosa, scoraggiando comportamenti illegali e migliorando la qualità della vita dei residenti.

“Una richiesta concreta e condivisa”

Il presidente Miano, e il coordinatore Loi Carta, hanno raccolto la segnalazione e avviato un confronto con gli uffici tecnici per verificare la possibilità di un intervento, nonostante la natura privata del tratto. “È una richiesta concreta e condivisa - spiegano -, arrivata da chi vive e lavora nella zona. L’obiettivo è trovare una soluzione sostenibile per garantire sicurezza e decoro, anche nelle aree meno visibili ma frequentate del quartiere”.

Philippe Versienti

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