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Sanità | 23 ottobre 2025, 10:50

Torinese colpito da infarto in Russia torna a casa grazie a un ponte sanitario internazionale

La maxi operazione internazionale coordinata da Regione Piemonte, Asl Città di Torino e Azienda Zero

L'uomo  è stato salvato grazie a un ponte sanitario internazionale

L'uomo è stato salvato grazie a un ponte sanitario internazionale

È atterrato in Italia dopo un viaggio complesso e delicato il cittadino torinese di 60 anni colpito da un infarto durante una vacanza in Siberia, e ora ricoverato presso la rianimazione dell’ospedale Martini dell’Asl Città di Torino.

Il suo ritorno è stato possibile grazie a un’operazione sanitaria internazionale che ha coinvolto Azienda Zero Piemonte, la Regione Piemonte, la Farnesina e le autorità consolari italiane a Mosca.

Infarto e arresto cardiaco

Il paziente era stato colpito da infarto e arresto cardiaco lo scorso 31 luglio 2025, mentre si trovava con la moglie a Tyumen, in Russia. Dopo un ricovero immediato e un’angioplastica d’urgenza con posizionamento di stent, le sue condizioni si erano aggravate a causa di un’encefalopatia post-anossica e di una insufficienza multiorgano.

La richiesta di rientro sanitario è arrivata al dottor Giovanni Campobasso, direttore Sanitario del presidio ospedaliero Martini, che ha attivato i protocolli previsti per il rimpatrio di cittadini italiani in condizioni critiche. A coordinare l’operazione è stato il dottor Roberto Balagna, direttore del Dipartimento di Emergenza e Accettazione dell’Asl Città di Torino, in costante contatto con la Farnesina e il Console Onorario Italiano a Mosca.

Il corridoio sanitario

Il trasferimento è stato reso possibile da una complessa catena di collaborazione internazionale: grazie all’intervento della Regione Piemonte e di Azienda Zero Piemonte, è stato creato un corridoio sanitario attraverso Antalya, in Turchia, ultimo scalo aperto ai voli russi prima della chiusura del 21 ottobre. Il paziente è stato assistito da un’équipe russa fino ad Antalya, poi preso in carico da personale sanitario turco fino a Malpensa, da dove il Servizio di Elisoccorso piemontese lo ha trasferito in elicottero a Torino.

A bordo dell’elisoccorso, il dottor Felice Urso dell’Ospedale Giovanni Bosco ha garantito l’assistenza medica durante il volo. L’atterraggio e il successivo trasferimento in ambulanza sono stati coordinati dal servizio 118 di Azienda Zero Piemonte, fino all’arrivo, nella notte tra il 21 e il 22 ottobre, all’ospedale Martini, dove è stato accolto dal team di Rianimazione diretto dalla dottoressa Cristina Pasero e dal dottor Nicola Calbi, insieme al dottor Balagna.

"Professionalità e capacità"

Il sistema sanitario piemontese ha dimostrato ancora una volta professionalità e capacità di intervento anche nelle situazioni più complesse e delicate. Un grazie sincero a tutti coloro che hanno reso possibile questo difficile ma prezioso rimpatrio" hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi.

Parole di riconoscenza sono arrivate anche dai vertici delle strutture sanitarie coinvolte. “È una testimonianza concreta di come la sanità, guidata da valori di solidarietà e dedizione, riesca a superare ogni confine” ha aggiunto Carlo Picco, direttore Generale dell’Asl Città di Torino.

Per Adriano Leli, Direttore Generale di Azienda Zero Piemonte, si tratta di “un’operazione che riesce solo quando ogni ingranaggio della macchina dell’emergenza funziona in modo sincronizzato. Dietro questa efficienza ci sono donne e uomini che lavorano con dedizione per garantire risposte tempestive e sicure”.

Redazione

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