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Eventi | 24 novembre 2024, 17:23

L'arte “che si prende cura” in mostra all'ex Scalo Valdocco con la 17^ edizione di Ars Captiva

L'esposizione biennale, organizzata dall'omonima associazione, è stata inaugurata giovedì e proseguirà fino al 1° dicembre spaziando tra pittura, scultura, scenografia e molto altro

L'arte “che si prende cura” in mostra all'ex Scalo Valdocco con la 17^ edizione di Ars Captiva

Giovedì 21 novembre è stata inaugurata, negli spazi dell'ex Scalo Ferroviario Valdocco in via Savigliano a Torino (lungo la Spina 3), la 17° edizione della biennale d'arte “Ars Captiva”. La rassegna è organizzata dall'associazione CREO Ars Captiva e terminerà domenica 1° dicembre.

Prendersi cura di...

Il tema scelto per questa edizione è “To take care of...” (“Prendersi cura di...”): la stessa porterà in mostra opere di arti visive, tra cui pittura, scultura, scenografia, fotografia, video e street art, e progetti di architettura e design realizzati dall'Accademia Albertina di Belle Arti e dalle 9 scuole artistiche piemontesi seguite dall'associazione con l'obiettivo di sviluppare progetti sui temi della cittadinanza e della democrazia.

L'obiettivo è quello di accrescere la consapevolezza sulle problematiche quotidiane attraverso la creatività giovanile, stimolata dalle riflessioni e dalle idee dei partecipanti: “Gli studenti – spiega il direttore di Ars Captiva Paolo Facelli - hanno evidenziato particolari situazioni emergenziali, che si possono riassumere nei seguenti focus: 'Prendersi cura di sé', 'La cura della socialità', 'Curare la vita in città', 'La scuola che cura' e 'La cura del patrimonio artistico'. L’idea interessante è di renderli protagonisti, compartecipi e proponenti soluzioni per la vita della città".

Il supporto della Circoscrizione 4

La manifestazione è supportata anche dalla Circoscrizione 4: “Il festival - commenta il presidente Alberto Reha valenza giovanile e artistica e si inserisce in un contesto di vuoti urbani: siamo infatti all'interno di un lotto in attesa di trasformazione, dove persiste un enorme bisogno di cultura e relazioni positive; speriamo che sia solo la prima di una lunga serie di occasioni”. “Divulgare - aggiunge la coordinatrice alla cultura Sonia Gaglianoe condividere le idee di giovani artisti su temi così attuali è importantissimo”.

Marco Berton

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