"Lei è cieco? Bene... mi copi questa lettera!". Questa è la scena che si è sostanzialmente verificata nei giorni scorsi presso la sede dell'ASL TO-5 a Chieri. La cosa potrebbe forse far sorridere ma... non è proprio così! Andiamo con ordine. L'azienda sanitaria aveva bandito, da qualche mese, un concorso di assunzione riservato alle persone disabili certificate ai sensi della legge n. 68/1999. Una procedura normale, spesso portata avanti da vari enti pubblici al fine di inserire gli invalidi civili nel mondo del lavoro.
Allo scopo di permettere ai candidati di affrontare la necessaria prova attitudinale era anzi stato chiesto a loro, attraverso una email ufficiale, di indicare se avessero avuto bisogno di ausili particolari o dispositivi tecnologici specifici. Il sig. Angelo Dello Spedale, residente a Settimo e regolarmente in graduatoria nelle fasi precedenti del concorso, rispondeva che, in quanto cieco parziale, avrebbe dovuto necessariamente utilizzare un lettore di schermo ed un monitor con scritte ingrandite. Tutto sembrava procedere dunque per il meglio salvo... la sorpresa!
Quando però il candidato si presenta per la prova si scopre ben presto che non esiste nulla di quanto richiesto. Sono stati arruolati alcuni interpreti per il linguaggio dei sordi ma... per i non vedenti... nulla di nulla. La ragionevolezza vorrebbe che si rimediasse alla dimenticanza rimandando almeno la prova ad altra data. La burocrazia invece non sente ragioni: "Prego, si accomodi, ci copi questa lettera e poi le faremo sapere".
Ovviamente il risultato, nonostante l'impegno del sig. Angelo, non sarà ottimale e, qualche giorno dopo, arriva l'esito scontato della commissione: NON IDONEO.
"Davvero una situazione assurda e grottesca" - commenta Marco Bongi, presidente dell'Associazione Progetto in Vista Aps - "Spesso si fa fatica a comprendere la logica con cui alcuni funzionari si approcciano ad una realtà complessa come quella della disabilità visiva. Da una parte si denunciano ciechi che magari soltanto fanno la spesa da soli e, al contrario, si pretenderebbe invece che altri copiassero autonomamente una lettera senza alcun dispositivo ausiliare. La nostra associazione non intende assolutamente far cadere nel silenzio abusi come questi!".
La replica dell'Asl To5
"La prova somministrata, uguale per tutti i candidati e rispondente al profilo e alle mansioni amministrative indicate nell’avviso di selezione, oltre ad essere fornita in modalità cartacea è stata letta commissione ad alta voce e spiegata a tutti i candidati", replica in una nota l'Asl To5.
"Al fine di agevolare lo svolgimento delle prove l’ASL TO5 ha richiesto a tutti i candidati di segnalare eventuali problemi di mobilità, l’uso di ausili o altre esigenze, per intervenire e organizzare in tempo le azioni necessarie. A questo proposito il signor Dello Spedale ci segnalava la necessita di un monitor un po’ più grande e della sintesi vocale installata nel suo pc portatile personale.
Il giorno della prova al candidato viene concesso l’uso del suo pc portatile e gli viene messo a disposizione un monitor fisso di 22 pollici. Nello svolgimento della prova il signor Dello Spedale non ha espresso nessuna richiesta di ausili accessori, se fosse stata espressa la necessità di un monitor più grande durante la prova saremmo stati disponibili a fornirlo in tempo reale.
I responsabili della selezione hanno già avuto modo di confrontarsi direttamente il signor Dello Spedale e rimangono a disposizione per ulteriori confronti", conclude l'Asl To5.














