Quest’anno il Centro Riabilitativo Territoriale (CRT) della ROT Nord Est del Dipartimento di Psichiatria dell’ASL Città di Torino si prepara alle imminenti festività in un modo del tutto speciale: regalandosi un nome.
Nella mattinata del 10 dicembre, il Personale dell’ASL Città di Torino e della Cooperativa Valdocco- Frassati del CRT di via Schio 1 hanno invitato Autorità, Pazienti e Colleghi a condividere un momento di presentazione e festeggiamenti per “Il Grecale”, il vento fresco di rinnovamento che, il Centro Riabilitativo Territoriale ha scelto come nome per caratterizzarsi.
“L’attuale e neo battezzato CRT poggia su radici antiche. Nato all’inizio degli anni 80 in Corso Novara, é il primo Centro Diurno in Piemonte con funzioni terapeutiche, riabilitative e risocializzanti ed uno dei primi in Italia”, dichiara il Giudo EMANUELLI, Direttore Dipartimento Salute Mentale. “Un luogo di cura dei disturbi mentali dove le abilità che servono per vivere nel mondo comune vengono riacquisite attraverso relazioni interpersonali e intrapersonali. Il Centro Diurno ha preso negli anni varie forme e varie sedi, mantenendo salda la connessione con questa idea di base e caratterizzandosi sempre per la commistione e convivenza di varie figure e visioni del mondo. Si è così sviluppato in un caleidoscopio di risorse e attività, sostenute e organizzate intorno alla profonda convinzione dell’importanza del gruppo e della relazione non solo per superare la malattia ma piuttosto per Creare Salute, nei pazienti, negli operatori, nella società.”
Questa potente e solida convinzione ha guidato e orientato il nostro Centro, nelle sue molteplici sfumature e anime: l’accoglienza della differenza per superare la solitudine e l’isolamento nelle attività risocializzanti, la riabilitazione e lo sviluppo di nuove capacità e modalità di espressione nei gruppi creativi, l’accompagnamento alla scoperta del prendersi cura di sé e del proprio benessere nelle attività corporee e motorie, la restituzione della capacità di ricostruirsi obiettivi e ruoli per sé e con gli altri degli sport di squadra e del supporto al lavoro, la trasformazione profonda di sé e del proprio rapporto col mondo delle psicoterapie di gruppo.
Attività e funzioni diverse ma fortemente unite e coese, ricche proprio grazie alle loro differenze e alla molteplicità delle persone che le animano: Pazienti ed Educatori, Tecnici della Riabilitazione Psichiatrici e Operatori Sosio-Sanitari, Infermieri, Psicologi e Medici, ma anche sostenitori e volontari esterni - uniti nelle associazioni Vol.Pi e Cuore Matto - che tutti insieme forniscono la linfa vitale indispensabile per la crescita e il rinnovamento. Ad essi si è aggiunta nella nuova sede anche la presenza calda e discreta dei nostri vicini della Colonia Felina del Comune di Torino, inizialmente osservatori sommessi e ora sempre più animatori del nostro quotidiano.
L’insieme di queste energie sostiene l’impegno clinico su tanti e svariati fronti della riabilitazione e della cura: la cronicità e gli esordi, le psicosi e i disturbi di personalità, i giovani e i Disturbi del Comportamento Alimentare, i familiari.
In tutto questo la relazione e il gruppo non sono un optional, ma elemento strutturale e strutturante: non si produce salute mentale per la comunità se non si curano gli individui andando al di là dell’individuo.
Da questa cornice e con questo spirito nasce la scelta de “Il Grecale” come nome del Centro Riabilitativo Territoriale, frutto di un lavoro di sinergia tra operatori e pazienti.
“Abbiamo voluto darci il nome del vento che soffia da nord-est, la stessa direzione geografica in cui si trova il nostro servizio. È un vento a tratti impetuoso, associato alla chiarezza del cielo: spazza via le nubi, pulisce l’aria e lascia spazio alla luce. É anche un vento di transizione, che segna il passaggio da una condizione all’altra. Il Centro vuole essere come quel vento: una presenza che accompagna, che aiuta a fare spazio dentro di sé, a liberarsi da ciò che opprime e a ritrovare la direzione. Come questo vento, il percorso di cura porta con sé direzioni imprevedibili, momenti di quiete e altri di turbolenza ma con la costanza e il supporto può avere la forza di aprire lo sguardo ai cieli sereni oltre le nuvole” sottolinea la dott.ssa Luisa OTTONE, Dirigente Medico Psichiatra del DSM Asl Città di Torino.














