In tempi bui e tormentati, Torino continua a fare memoria di un passato che non deve tornare. E così, per il quinto anno, si rinnova l'appuntamento con le cerimonie di collocazione delle pietre d'inciampo (le cosiddette "Stolpersteine", realizzate da Gunter Demnig e sistemate lungo i marciapiedi e le strade del capoluogo piemontese a testimonianza dei luoghi dove abitavano cittadini ebrei deportati e morti nei campi di sterminio ai tempi della Shoah
E così, a poca distanza dal Giorno della Memoria 2019, martedì 22 gennaio saranno installate 15 pietre dedicate ad altrettante vittime della deportazione nazista e fascista. Saranno così 108 le pietre d’inciampo presenti sul territorio cittadino.
Ancora una volta, dunque, l’artista collocherà le piccole targhe di ottone incastonate su cubetti di cemento che sono poi incassati nel selciato di fronte all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. Ogni targa riporta la scritta “Qui abitava...”, il nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte/scomparsa. In tutta Europa sono state posate più di sessantamila pietre.
Le installazioni torinesi avranno luogo martedì 22 gennaio 2019, dalle 9.30 alle 16. Saranno posizionate 15 pietre in dieci luoghi distribuiti nella città. Alle 12, in via San Donato 27, in occasione dell’installazione della pietra dedicata a Vittorio Staccione, avrà luogo una cerimonia pubblica alla presenza delle istituzioni e degli enti promotori.
Come gli scorsi anni, gli studenti di dieci istituti scolastici torinesi sono stati coinvolti attivamente in un percorso didattico realizzato dal Museo in collaborazione con l’Istoreto (Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti"), l’ANCR (Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza) e la Rete Italiana di Cultura Popolare, la cui conclusione è prevista nel mese di febbraio, con la realizzazione di eventi pubblici al Polo del ’900.
Nel corso degli anni, i cittadini hanno dato prova di crescente interesse per un’iniziativa di alto valore storico e morale che si avvale di processi innovativi e partecipativi e costituisce una vera e propria azione di public history: le attività educative e di coinvolgimento della cittadinanza sono volte a favorire la conoscenza del territorio urbano e ad accrescere la consapevolezza su eventi storici significanti avvalendosi di processi di produzione di saperi “dal basso” in un quadro di provato rigore storico.
Sul sito del Museo Diffuso è possibile visualizzare la geolocalizzazione delle pietre sul territorio cittadino e le biografie delle vittime a cui sono dedicate. Per dedicare una pietra o per ricevere maggiori informazioni sul progetto è possibile telefonare al
numero 011 01120788 o scrivere a pietredinciampo@museodiffusotorino.it.