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Eventi | 13 settembre 2019, 07:11

Gli artisti emergenti al PAV, tra ecologia e modernità: al via la quarta edizione di Teatrum Botanicum

Inaugurazione questa sera alle ore 19 in via Giordano Bruno 31. Proseguirà fino a domani

Gli artisti emergenti al PAV, tra ecologia e modernità: al via la quarta edizione di Teatrum Botanicum

Inaugura questa sera al PAV - Parco Arte Vivente, dalle ore 19, Teatrum Botanicum, quarta edizione del festival dedicato ad artisti e curatori emergenti, che indagano pratiche artistiche ed ecologiche proprie della contemporaneità.

Il programma della rassegna, quest'anno, è principalmente orientato verso i linguaggi performativi e l'immagine in movimento. Al centro, la pluralità di letture legate al tentativo di superare la dicotomia tra cultura e natura, cercando di comprendere una tempo presente in cui vige la velocità di Internet e delle tech companies, unite alle scadenze imposte dal cambiamento climatico. 

"Possiamo sentirci tutti tirati in causa, noi millennials - spiega la curatrice Giulia Mengozzi -. Segnata da un approccio educativo tecnologico e neoliberale, questa generazione, cresciuta sentendosi ripetere 'se vuoi, puoi!', come una sorta di mantra motivazionale, oggi viene spesso rappresentata incagliata di fronte allo specchio, o alla camera frontale dello smartphone, a cercare di ricordarsi cosa credesse di volere e, soprattutto, se lo avesse voluto davvero". 

"Le narrazioni più utili e vitali - continua - si trovano ben lontano dalle aule delle art schools europee e statunitensi, bensì in prossimità di ecosistemi remoti, habitat di animali umani e non umani che non rispondono a quella concezione di umanità determinata nella storia da uomini bianchi, occidentali, eterosessuali e borghesi". 

Gli artisti in mostra sono: Altalena, Dario Bassani e Nelle Gevers, Derek MF Di Fabio, Alessandro Di Pietro, Donato Epiro, Marco Giordano, Isabella Mongelli, Gianmarco Porru, Giovanna Repetto, Jacopo Rinaldi, Caterina Erica Shanta, Luca Staccioli, Natalia Trejbalova e Bellagio Bellagio, Francesco Venturi.

"Crediamo - sottolinea ancora Mengozzi - che le ricerche degli artisti italiani riflettano proprio sulle logiche della narrazione della contemporaneità e dell'ambiente, sulla possibilità di continuare a leggere e immaginare mondi. Teatrum Botanicum persiste nell'assumere una postura ben diversa da quella di una mostra curata. È quindi a posteriori della selezione degli artisti che emergono i fili conduttori tra le diverse modalità di narrazione, con le quali un piccolo spaccato dello scenario dell'arte italiana, può azzardare racconti della contemporaneità".

La mostra e il convegno sono realizzati con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.

Manuela Marascio

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