Due velocità differenti. Mentre la Francia esulta per la realizzazione dei primi 9km del tunnel di base del Tav, l’Italia guarda con un pizzico di invidia i progressi fatti dai cugini oltralpe francesi.
Alla cerimonia di abbattimento dell’ultimo diaframma ha partecipato un entusiasta Jean Baptiste Djebbari, ministro dei Trasporti francese: “Venerdì ho incontrato Paola De Micheli, che ha riaffermato che i lavori devono procedere il più rapidamente possibile”. Il ministro ha ribadito come la Francia abbia sempre detto come il progetto “sia essenziale per l’Europa”. Avere un trasporto ferroviario eccellente è importantissimo, parola di Jean Baptiste Djebbari.
Non è passata inosservata l’assenza del Governo italiano: “Evito di pensare al fatto che non sia qui” ha affermato con il sorriso il ministro francese, che durante la cerimonia ha più volte scherzato e sorriso con Mario Virano, direttore generale di Telt. Polemico in tal senso Mino Giachino, storico volto Si Tav: “Un’assenza che fa rumore”. Domani intanto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti Marco Gabusi incontreranno il presidente di Rhône-Alpes, Laurent Wauquiez, al cantiere Tav di Chiomonte.
Se il Governo francese oggi festeggia un primo step importante per la realizzazione del Tav e quello italiano no, una rappresentanza del nostro paese ha comunque vissuto un momento di felicità: sono gli operai scesi dalla fresa “Federica” con il tricolore in mano. Per loro una grande soddisfazione e un messaggio importante: la collaborazione tra Italia e Francia, nel nome dell’Europa, può portare risultati straordinari. A ricordarlo a tutti la bandiera blu con le stelle gialle apparsa sulla talpa che aveva appena abbattuto l’ultimo diaframma.