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Eventi | 22 novembre 2019, 07:10

Il dottor Caligari a braccetto con Frankenstein: al TFF una retrospettiva da brivido

"Si può fare!" è il titolo dato alla rassegna di trentacinque titoli curata da Emanuela Martini, legata all'immagine ufficiale del festival, che ritrae l'attrice-icona Barbara Steele

Il dottor Caligari a braccetto con Frankenstein: al TFF una retrospettiva da brivido

"Si può fare!", esclamava il grottesco dottor Frankenstein, leggendo gli appunti del nonno sulla possibilità di rianimare i morti in “Frankenstein Junior”, l'esilarante omaggio di Mel Brooks ai gloriosi film di paura degli anni ‘30. E sarà proprio questo il titolo della retrospettiva del 37° Torino Film Festival, dal 22 al 30 novembre 2019, curata dal direttore Emanuela Martini e collegata idealmente alla mostra in corso al Museo Nazionale del Cinema "FacceEmozioni: dalla fisiognomica agli emoji".

Un’affascinante immersione nell'horror classico che abbraccia il cinquantennio 1920-1970: dagli incubi aguzzi della Repubblica di Weimar firmati Robert Wiene con “Il gabinetto del dottor Caligari”, ai voraci non morti resuscitati da George Romero nel 1969 con “La notte dei morti viventi”, primo, dirompente capitolo del New Horror. In mezzo, le creature classiche materializzate dalla Universal (Dracula, Frankenstein, L'uomo Lupo, Il fantasma dell'Opera) e trent'anni dopo la sensualità sanguigna dalla Hammer Film; i fantasmi, le donne pantera e i ladri di cadaveri evocati dalla RKO di Val Lewton con il lavoro di Tourneur, Wise e Robson; le allucinazioni macabre con cui Roger Corman traduce sullo schermo Edgar Allan Poe, le magnifiche streghe e vampire della via italiana al gotico di Mario Bava e Riccardo Freda, i bambini inquietanti di Henry James, gli scienziati pazzi, le donne senza volto, le case infestate, gli automi, i pupazzi parlanti e le bambole assassine, tutti i mister Hyde che ognuno nasconde dentro di sé. 

Una carrellata di 35 film che hanno dato corpo e volto alle nostre paure più recondite. Alla retrospettiva è legata l’immagine ufficiale del TFF, che ritrae una delle più potenti icone femminili dell'horror classico, Barbara Steele: grandi occhi da cerbiatta, figura sinuosa e tratti aguzzi ma delicati, incarna la sensualità e il mistero di tutte le "Signore della Notte" nella fioritura gotica italiana anni '60. La foto è stata scattata sul set del film “Amanti d’oltretomba”, diretto da Mario Caiano (1965). L’attrice sarà ospite del festival, dove riceverà il Gran Premio Torino 2019 e introdurrà la proiezione dei film che la vedono protagonista.

Manuela Marascio

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