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Attualità | 16 gennaio 2020, 08:11

A rischio una sezione della scuola d'infanzia "Sole", le famiglie: "Scelta irresponsabile"

Al momento conta 150 bambini più una lista d'attesa non ancora esaurita. La lettera dei genitori al Comune: "Considerate la posizione nel quartiere e l'eterogeneità delle classi"

L'intitolazione della scuola "Sole" nel maggio 2017

L'intitolazione della scuola "Sole" nel maggio 2017

La scuola d’infanzia “Sole” di corso Benedetto Croce rischia la chiusura di una sezione. È quanto appreso dalle famiglie dei bambini con una circolare prima delle vacanze di Natale. Una decisione, quella del Comune di Torino, che ha lasciato i genitori esterrefatti, soprattutto considerando la capienza – sei sezioni per un totale di 150 bambini – e una lista d’attesa per le iscrizioni ancora non esaurita, al momento con sei prenotati.

“Com’è possibile che venga chiusa una sezione in una delle poche scuole d’infanzia al completo in tutta la città?”, protesta Stefania Cafasso, una delle mamme. “La Sole è molto ambita, nel quartiere, proprio perché si trova in una posizione strategica, accanto alle primarie Collodi e Rodari e alla secondaria di primo grado Calamandrei. Inoltre, si deve tenere conto della composizione eterogenea delle classi. Chiudendo una sezione, i bambini frequentanti verrebbero redistribuiti nelle altre, abbandonando così maestre e compagni”.

Le famiglie hanno inviato nei giorni scorsi una lettera alla sindaca Chiara Appendino, chiedendo la revoca della decisione a tutela di una scuola “fiore all’occhiello” dell’intero sistema torinese. Un tentativo di dialogo con la Città era già stato fatto tra dicembre e gennaio, ma rimasto senza risposta.

Anche la Circoscrizione 8 si è subito mossa in difesa della Sole. Il coordinatore Alessandro Lupi ha infatti presentato un ordine del giorno per richiedere alla giunta comunale di “procedere alla riorganizzazione con criteri che tengano maggiormente conto nelle necessità del servizio verso bambini e famiglie, ripartendo in modo equo e secondo le reali richieste sezioni e personale sul territorio cittadino”.

Prima di Natale è stata anche lanciata una petizione su change.org contro i tagli “indiscriminati” ai servizi educativi, dove a rimetterci sono spesso le “eccellenze” della città. Raccolte, per ora, circa 1140 firme su 1500.

Manuela Marascio

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