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Cultura e spettacoli | 06 febbraio 2020, 16:48

Lo "Tsunami" degli Eugenio in Via di Gioia contagia Celentano: "Non mollate, siete frizzanti". E loro: "Siamo noi i ragazzi della Via Gluck"

Messaggio di incoraggiamento del "Molleggiato" ai giovani componenti della band torinese, che rispondono: "Leggere le tue parole ha superato davvero ogni aspettativa di gara, premio e risultato. Siamo davvero commossi"

Lo "Tsunami" degli Eugenio in Via di Gioia contagia Celentano: "Non mollate, siete frizzanti". E loro: "Siamo noi i ragazzi della Via Gluck"

"Anch'io, a suo tempo, venni eliminato con Il Ragazzo della Via Gluck: non mollate, il vostro pezzo mi piace, siete frizzanti": parole e musica di Adriano Celentano in un messaggio indirizzato agli Eugenio in Via di Gioia, eliminati da Tecla nella prima serata del Festival di Sanremo ma ugualmente protagonisti.

La band torinese, protagonista di un pazzo ed elettrizzante showcase andato in scena ieri notte a Casa Sanremo, ha risposto immediatamente al "Molleggiato", con una lettera aperta di ringraziamento: "Leggere le tue parole ha superato davvero ogni aspettativa di gara, premio e risultato. Siamo davvero commossi".

La risposta, arrivata a mezzo social, è lunga e decisamente accorata: "Tantissimo - scrivono - è l’impegno che mettiamo tutti i giorni in ciò che facciamo, tantissima è la fiducia negli ideali e nella musica. Tu sei Maestro per le parole, per l’animo, per il ballo, l’azione, l’ironia, le smorfie così cariche di senso...per la Musica".

E ancora i riferimenti a Il ragazzo della Via Gluck, tirata in ballo dallo stesso Celentano per paragonare la sua eliminazione del 1966 a quella degli Eugenio: "Forse siamo proprio noi - proseguono - quei ragazzi di cui parli in Via Gluck. E qui ora ci sono tutte le cose che non avevamo avuto mai, ci laviamo in casa, tra case su case surriscaldate, carrozze silenzio e ancora catrame e ancora cemento. Là dove c’era l’erba ora c’è la nostra memoria esterna a risparmio energetico".

La lettera si conclude con un invito: "Adriano, adesso però vogliamo venire a passeggiare con te al lago, tra di noi non può finire cosi".

 

Marco Berton

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