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Economia e lavoro | 14 febbraio 2020, 02:25

Il giro del porno su internet è un business che ancora rende

Oggi, sono ormai in disuso le sale cinematografiche che proiettano pellicole hard visto che è tutto comodamente fruibile da casa

Il giro del porno su internet è un business che ancora rende

Quando, nel lontano 1972, un affiliato di una potente famiglia famosa newyorkese decise di finanziare il primo film porno della storia (Gola profonda) proiettato in una sala cinematografica, non si sarebbe di certo immaginato di avviare una miliardaria epoca d'oro.
Oggi, sono ormai in disuso le sale cinematografiche che proiettano pellicole hard visto che è tutto comodamente fruibile da casa, essendo sufficiente un PC e una connessione internet.

Su Google esistono circa 260 milioni di siti porno visitati quotidianamente da oltre 300 milioni di utenti (75% uomini e 25% donne, percentuale, quest'ultima, che ha subito un notevole aumento soprattutto negli ultimi tre anni).
L'epoca d'oro del porno, quindi, non è di certo finita ma ha assunto nuove forme: tra siti porno, negozi di sex toys, escort e camgirl, il giro del porno è un business che ancora rende e fattura cifre da capogiro di diversi milioni di dollari.

Escort e camgirl: un giro d’affari da 7 milioni di dollari

Attorno a uno dei mestieri più antichi del mondo, le stime del giro di affari si assestano intorni ai 5 milioni di euro. Le escort top class possono arrivare a guadagnare mensilmente fino a 10-15 mila euro (in Italia, senza versare neanche un euro al fisco) e senza contare eventuali extra.
Negli ultimi anni è esploso, invece, il fenomeno delle camgirl; giovani ragazze, perlopiù studentesse che, per mantenersi, si esibiscono in spettacoli hard davanti alla webcam. Possono arrivare a stare davanti al PC fino a sei ore al giorno, fatturando circa 2 mila euro al mese. Cifra di tutto rispetto se si considera che un comune impiegato ne prende la metà lavorando quasi il doppio.

L'industria dei sex toys e il suo fatturato

Prosegue a gonfie vele l'industria dei sex toys. Sexy shop, sia fisici che online, sempre più frequentati soprattutto dal gentil sesso. Sembra, infatti, che le donne siano molto più attratte dai gadget erotici di quanto non lo siano gli uomini. Nel 2017, sono state proprio le donne a dare nuova vitalità al mercato degli oggetti per l'esplorazione del piacere. Gli acquisti di sex toys da parte del genere femminile si attestano intorno al 25% rispetto al 5% di quelli effettuati dagli uomini.

In ogni caso, a prescindere dalle preferenze, l'intera industria registra un fatturato mondiale pari a 20 miliardi di dollari. Cifre incrementate dall'ulteriore opportunità offerta ai clienti dei sexy shop online di effettuare acquisti in forma del tutto anonima utilizzando, come metodo di pagamento, i Titcoin, una criptovaluta progettata e immessa sul mercato del porno nel 2014 per assicurare l'anonimato agli acquirenti.
Attualmente, in circolazione, esistono più di 45 milioni di Titcoins con un valore pari a 0,027 centesimi di euro per singolo Titcoin.

Il business del porno sul Google

Passiamo, adesso, ad analizzare il fatturato dei siti porno maggiormente visitati sul web, come XVideo (il 43° sito più visto al mondo) o PornHub, anche se di piccoli se ne registrano ogni giorno, come MondoAdulti e tanti altri.
Prima, però, di iniziare a elencare qualche cifra, è bene capire come questi siti guadagnino sulle visualizzazioni dato che, spesso, la visualizzazione è completamente gratuita.

In pratica, si sfrutta il traffico che gli utenti spontaneamente producono quando cliccano su uno dei tantissimi banner pubblicitari, che spuntano a milioni quando si cerca di visualizzare un video dal contenuto porno e che, spesso, è anche impossibile evitare.
Esistono, naturalmente, anche siti a pagamento il cui costo mensile dell'abbonamento oscilla tra i 20 e i 30 dollari al mese. Si tratta, perlopiù, di siti che hanno come target di riferimento utenti di livello medio-alto, impiegati che visitano i siti dall'ufficio e lontani dagli occhi indiscreti di mogli, conviventi o figli.

I migliori siti dell'hard permettono anche di salvare i video preferiti per riguardarli in un momento successivo oppure consentono la visualizzazione solo parziale e se l'utente è interessato al video completo, verrà dirottato sul sito di provenienza, questa volta a pagamento.

Ma iniziamo a fornire qualche cifra per capire i guadagni che girano intorno a questi siti.
XVideos vanta 4,4 milioni di pagine visualizzate ogni mese (più di dieci volte rispetto al New York Times) con 29 petabyte di dati trasmessi ogni mese. Recentemente, XVideos, per acquistare il dominio Porn.com, ha speso ben 9,8 milioni di euro; la cifra più alta mai spesa nella storia del porno.

PornHub, altro colosso mondiale del settore, registrava solo poco tempo fa 80 milioni di visualizzazioni sui suoi video e oltre 18 milioni di visitatori, tra cui molti italiani.
Il mercato del porno sembra ormai inarrestabile e, oltre alle voci appena elencate, occorre ricordare i siti d'incontro, sconosciuti fino a pochi anni fa e che oggi fatturano, solo negli States, 2,2 miliardi di dollari.

Una sessualità più vista che vissuta e che, recentemente, ha visto la nascita di moltissime forme di reato prima sconosciute e a cui l'ordinamento giuridico non è stato ancora in grado di dare un'efficace risposta sanzionatoria. Basti pensare ai ricatti e alle estorsioni a sfondo sessuale (sextortion) oppure alla vendetta porno (revenge porno), ossia la condivisione via internet di immagini o video ripresi durante un rapporto sessuale e diffusi a puro scopo lesivo nei confronti della vittima ripresa o ritratta.

Spesso, purtroppo, le richieste di rimozione di tali video cadono nel vuoto e il diritto all'oblio per queste persone, violate nella loro intimità, non esiste.
Queste cifre dovrebbero sicuramente far riflettere e, forse, dare ragione a chi, in passato, prospettava l'era del sesso virtuale. Ancora non ci siamo arrivati ma il passo può essere breve se si considera la creazione di start-up come Holodexx che punta a rendere l'esperienza porno realmente immersiva, permettendo di interagire e di diventare protagonisti attivi.

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