"Il cinismo della lobby del Tav non si attenua nemmeno in questo momento di grave emergenza sanitaria". A dirlo è Francesca Frediani, capogruppo regionale del Movimento Cinque Stelle. "Mentre tutto il Paese si trova combattere contro il Covid19, scoprendo tragicamente le conseguenze di anni di tagli e di scelte dissennate della politica, soprattutto in ambito sanitario, c’è chi pensa che sia ancora possibile far finta di niente e continuare a camminare lungo la scellerata strada dello spreco e della devastazione. E così, tra i titoli dei quotidiani che richiamano la tragedia in corso e ci pongono di fronte alla terribile e dolorosa realtà, spicca il bando che Telt ha pubblicato per l’avvio del procedimento di pubblica utilità per un gruppo di terreni nell’area intorno a San Didero di Susa. Un vero e proprio necrologio della ragione".
"Questa emergenza ha messo in evidenza le gravi carenze del nostro sistema, le falle di una dottrina economica incardinata sulla crescita insostenibile e sulla depredazione dell’ambiente, i ritardi e le debolezze della nostra politica. Oggi emerge come mai era successo prima l’importanza di ripensare le priorità, dando alla salute e alla sanità pubblica un ruolo di primissimo piano. Abbiamo bisogno di ridistribuire le risorse dove servono davvero: ricerca scientifica, tutela dell’ambiente, lotta alla povertà e all’emarginazione sociale".
"E invece nell’epicentro della crisi, quando tutti dovremmo interrogarci sugli errori, formulare nuove ipotesi e considerare nuove prospettive, c’è chi continua a guardare la punta delle sue scarpe e ignora l’emergenza pubblicando l’avvio degli espropri. In un momento, per giunta, in cui tutto il Paese è bloccato, molte attività sono ferme, cantiere TAV incluso e sono in vigore precise limitazioni rispetto alle libertà di movimento. Il che ovviamente sarebbe un ostacolo ad esercitare il diritto di andare a prendere visione dei documenti relativi agli espropri nella sede di Telt. L’emergenza di questi giorni ha spinto molti cittadini a donare risorse per l’emergenza sanitaria, compiendo grandi atti di generosità. Perché dovremmo ancora accettare che i nostri fondi pubblici siano impiegati nella devastazione dell’ambiente per realizzare un’opera inutile, quando tutti abbiamo ben chiare le vere priorità?".
"Niente sarà più come prima, il tempo della scelte coraggiose è adesso. Non possiamo permetterci ulteriori errori. Quei cantieri, chiusi per decreto in questi giorni, non dovranno più riaprire".