La storia di Torino passa soprattutto dalle mani di uomini che hanno contribuito a renderla tale, a renderla una città che vive di tradizioni, alcune secolari, altre più recenti. La vita degli individui che interseca il cammino di un paese che cresce, cade, si rialza, e diventa grande.
Nel cuore di Porta palazzo, lo storico mercato di Torino, che ogni giorno riempie di colori la bellissima piazza della Repubblica, sorgono due antichissime botteghe che portano il nome di generazioni intere e la fatica di decine e decine di braccia.
La prima é la Drogheria Rinaldi, nata nel 1890, grazie al tris nonno di Alessio Benedicenti, che racconta orgoglioso i profumi che inondano il negozio. Spezie e vero sapone di Marsiglia, innumerevoli varietà di the e caramelle per ogni palato. "La drogheria Rinaldi è in piedi da cinque generazioni", spiega Benedicenti, "e chissà per quante altre lo sarà".
Dalla parte opposta il signor Nino Castaldo, genero del fondatore della drogheria Damarco, rivive la storia della bottega che a partire dal 1959 offre alla città di Torino e non solo centinaia di varietà di liquori, vini, caffè e pregiati distillati. "Damarco, prima di avere l'idea della bottega, gestiva una fabbrica di cioccolato e dolciumi di ogni tipo, che ovviamente non posso mancare nella nostra drogheria, insieme a diverse tipologie di marmellate. Tutta la mia famiglia lavora qui, e ci lavorerà sempre."
Guardare al futuro, in conclusione,non vuol dire scordare il passato, ma saper ripartire e reinventarsi dallo stesso.