Panoxyvir, il farmaco messo a punto dall’ospedale San Luigi di Orbassano e nato all’interno dell’incubatore di start-up 2i3T dell’Università di Torino, ha vinto la XII Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2016.
La start-up, che ha vinto contro altre 183 candidature, ha detto a Torino Oggi di essere “soddisfatta e molto felice per la vittoria conseguita. La qualità di Panoxyvir è dunque ormai certificata da diverse giurie qualificate, e questo alimenta l’entusiasmo con cui il nostro team porta avanti il progetto.”
Partendo da un’esigenza comune come combattere il raffreddore, la start-up torinese ha sviluppato il primo spray nasale antivirale per la cura e la prevenzione del virus.
I farmaci che si trovano oggi sul mercato si occupano degli effetti e non di curare la causa del raffreddore: ed è proprio qua che sta l’innovazione di Panoxyvir, che mira a prevenire l’insorgenza dei sintomi e la loro trasmissione, sfruttando le capacità del nostro stesso organismo.
Il team del San Luigi ha scoperto infatti che il corpo umano è in grado di produrre gli ossisteroli, molecole fisiologiche derivate dall’ossidazione del colesterolo, che sono efficaci non solo per curare ma anche per prevenire l’insorgenza del raffreddore.
Basta spruzzarne un po’ nel naso e si eviterà dunque di ammalarsi.
Il farmaco è stato ideato dal professore di virologia molecolare David Lembo, da quello di patologia generale Giuseppe Poli e dai due ricercatori Valeria Cagno e e Andrea Civra ed era già stato premiato ad aprile da BioUpper – il percorso per promuovere le innovazioni nell’ambito della biotecnologia medica, lanciato da Novartis e Fondazione Cariplo, con il sostegno di PoliHub e Fondazione Humanitas – e presso il Roadshow di BioInItaly (partnership fra Assobiotec, Intesa San Paolo, 2i3t e Assobiomedica).
A congratularsi con il team di ricerca anche l’assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Antonio Satta, che ha commentato la vittoria dicendo: “Un premio che ci rende orgogliosi: a tutti i componenti del gruppo di ricerca va il mio ringraziamento per lo straordinario lavoro svolto che conferma l’eccellenza della ricerca biomedicale nella nostra Regione.”
La competizione, che premia le migliori innovazioni sostenute da tre incubatori torinesi ed uno valdostano, ha assegnato le medaglia d’argento a Re3cube, per l’ideazione e commercializzazione di prodotti per la gestione dei rifiuti a ridotto impatto ambientale ed energetico.
Va certamente evidenziato anche il ruolo degli incubatori universitari, per il sostegno che danno a progetti innovativi. Solo la Regione Piemonte, grazie al fondo sociale europeo, finanzia l’intera filiera che dalla ricerca porta alla nascita di nuove imprese, con uno stanziamento di 8,5 milioni di euro da ora fino al 2020.