In Piemonte aumentano i livelli di scolarizzazione e cala la dispersione scolastica. È questo quanto emerge dal rapporto Ires sull'Istruzione e Formazione professionale in Piemonte, presentato oggi dalla Regione.
Nel 2015 i livelli di scolarizzazione degli adolescenti 14-18enni hanno raggiunto il 95%, un risultato a cui hanno contribuito per il 7,4% i percorsi di istruzione e formazione professionale, che hanno favorito la diminuzione del gap tra ragazzi e ragazze e la partecipazione ai corsi di allievi con cittadinanza straniera.
La dispersione scolastica, nel contempo, è calata nella nostra regione del 22,4% del 2004 al 12,6% del 2015, avvicinandosi all'obiettivo europeo del 10% entro il 2020. Un traguardo già oltrepassato dalle ragazze, con un tasso di abbandono dell'8,4%.
Gli studenti dei professionali fanno poi registrare risultati positivi nelle prove invalsi.
Per l'assessore all'Istruzione Gianna Pentenero quanto la formazione professionale: "rappresenti una più che valida alternativa ai percorsi scolastici canonici. A questo settore il Piemonte ha destinato, nel suo complesso, più di 278 milioni di euro dal 2014 provenienti dal Fondo sociale europeo".
Un ulteriore contributo al contrasto della dispersione scolastica è dato dalla direttiva regionale che consente ai ragazzi di terza media di assolvere all'obbligo seguendo percorsi di istruzione e formazione professionale.
Il rapporto Ires fotografa molte luci, ma anche alcune ombre, legate alle difficoltà di inserimento dei diplomati nel mondo del lavoro e alla formazione degli adulti.
"Si tratta di criticità", commenta Pentenero, "che la Regione Piemonte ha ben presente e su cui intende lavorare, anche avviando un confronto tra le parti sociali e datoriali".