L’Aula di Palazzo Lascaris ha approvato oggi, a maggioranza, la delibera che contiene alcune modifiche allo Statuto della Fondazione per il libro, la musica e la cultura. Fra le principali novità che andranno a sostenere l’operatività futura della Fondazione c’è la trasformazione da realtà regionale a nazionale, con l’ingresso fra i soci fondatori del Miur, del Mibact e di Banca Intesa Sanpaolo, accanto a Regione, Città metropolitana di Torino e Comune di Torino.
È stato eliminato l’Alto comitato di coordinamento e sono invece state inserite le figure del segretario generale e del direttore editoriale. Il presidente del Consiglio di amministrazione non dispone più di deleghe operative, molte delle quali passano al segretario generale.
Si prevede inoltre la possibilità di avere, accanto ai soci fondatori, i soci sostenitori fra i rappresentanti dei diversi settori della filiera del libro. Inserito anche un Comitato di indirizzo, organo consultivo i cui componenti sono nominati dal Consiglio di amministrazione, che dialoga con le diverse figure della fondazione per definire il programma del Salone del libro e il piano dell’attività culturale.
Con la delibera è stato approvato anche un ordine del giorno, presentato dal M5S, che impegna all’inserimento nel regolamento di nomina di un tetto massimo ai compensi previsti per le nuove figure del segretario generale e del direttore editoriale.