Pronti a bloccare i treni, non pagare più l'abbonamento e le conseguenti multe, con avvio di decine di conciliazioni, portare la protesta a livello nazionale. Sembra finito il tempo del dialogo per i pendolari del Frecciarossa Torino-Milano, che questa mattina si sono ritrovati nel capoluogo piemontese. Trenitalia, ad inizio settimana, ha annunciato dei pesanti aumenti sull'Alta Velocità, che colpiscono soprattutto chi quotidianamente è obbligato ad usare la linea per lavoro.
Erano centinaia questa mattina i pendolari radunati nella sala incontri del Centro Spazio più Quattro. Più o meno giovani, qualcuno anche con bambini, un vero e proprio spaccato dell'Italia di oggi, che di fronte a rincari ed aumenti costanti, ha però sempre lo stesso stipendio.
"Noi vogliamo lo stop immediato ai rincari sugli abbonamenti.", ha sottolineato il Comitato dei Pendolari Torino-Milano, che ha proseguito enumerando i disagi di questi anni "I treni completi a sistema hanno sempre 30-40 posti voti in classe standard. Molti abbonati non riescono a prenotare in orari consoni, così come è inaccettabile il numero chiuso: oltre ad essere una limitazione al diritto alla mobilità, rischiamo di perdere il lavoro. Inoltre si registra un aumento dell'inquinamento, perché obbligati ad usare mezzi alternativi".
"Trenitalia", ha proseguito, "deve adeguare l'offerta dei treni alle richieste dei pendolari, la prenotazione obbligatoria deve essere facoltativa, svincolare l'abbonamento dalle prenotazioni, garantire i diritti dei viaggiatori occasionali, risolvere i problemi della prenotazione, permettere l'accesso ai treni anche ai senza posto assegnato, azzerare i ritardi".
"Questa è solo la prima iniziativa: il 31 gennaio c'è ne sarà una a livello nazionale", ha spiegato un pendolare, "faremo sentire la nostra voce".
"Non c'è alternativa, Trenitalia deve dare lo stop immediato all'aumento: è questo l'obiettivo della commissione di martedì. Io aspetterei fino a quel giorno a rinnovare l'abbonamento", ha commentato il senatore del Pd Stefano Esposito. In sala presenti anche la parlamentare Silvia Fregolent (Pd), il consigliere regionale Antonio Ferrentino (Pd) e la senatrice Maria Rizzotti (Forza Italia): assenti i rappresentanti del M5S.