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Attualità | 02 marzo 2017, 12:27

Quando a Torino c'era il teatro popolare: cerimonia in ricordo del Politeama Chiarella

Capace di ospitare 2.200 persone, tutto sui colori del bianco e oro, con poltrone di velluto rosso: era questo l'aspetto del Politeama Chiarella

Quando a Torino c'era il teatro popolare: cerimonia in ricordo del Politeama Chiarella

Capace di ospitare 2.200 persone, tutto sui colori del bianco e oro, con poltrone di velluto rosso. Era questo l'aspetto del Politeama Chiarella, completamente distrutto la notte del 20 novembre 1942 durante un bombardamento di aerei dell'aviazione inglese.

Oggi si è svolta una cerimonia, promossa dalla Città di Torino, di scoprimento di una targa dedicata alla struttura, sulla facciata della casa in cui sorgeva, in via Principe Tommaso 6.

"Teatro dal carattere popolare", ha commentato il Presidente del Consiglio Fabio Versaci, "il Politeama Chiarella ha rappresentato un'iniziativa piuttosto unica nella Torino dei primi anni del Novecento". 

Costruito dai fratelli Chiarella, impresari di teatro genovesi, venne inaugurato il 17 ottobre 1908, con l’opera Mefistofele di Arrigo Boito. 

"Propose stagioni liriche", ha spiegato il critico musicale Giorgio Rampone, "spettacoli di prosa, operetta, concerti classici, danza, varietà, rivista, circo, proiezioni cinematografiche e conferenze fino al 1935". "Nel 1910 si svolse una serata futurista, alla quale presero parte anche Marinetti e Boccioni, durante la quale venne letto per la prima volta il manifesto cultura futurista. Qua recitarono anche le attrici Eleonora Duse e Sarah Bernhardt", ha concluso lo studioso.

"A Genova", ha ricordato  Vittorio Chiarella, bisnipote dell’impresario teatrale gestore del Politeama, "Daniele Chiarella fondò il caffè chantat. A Torino diresse il Carignano e  il Vittorio Emanuele". 

"La memoria del passato glorioso del Chiarella deve servirci da stimolo per lavorare sulla sua riapertura come luogo di cultura,  non limitarsi a celebrazione," commenta Paola Parmentola, coordinatrice per la Cultura della Circoscrizione 8.

Cinzia Gatti

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