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Centro | 13 marzo 2017, 12:45

Progettare la pausa: a Torino presentato MinD Mad in Design

Workshop di progettazione che coniuga design e disagio psichico ed esplora in modo inedito i luoghi dell'ambiente

Le immagini della presentazione

Le immagini della presentazione

La "pausa" come rito, spazio individuale e condivisione. È questo il soggetto della terza edizione di "MinD Mad in Design", un workshop di progettazione che coniuga design e disagio psichico ed esplora in modo inedito i luoghi dell'ambiente. Stamattina, presso l'Auditorium Camplus Lingotto di Torino, sono stati presentati i sei progetti, nati da un approccio multidisciplinare che unisce design, architettura, psicologia e antropologia.

"Abbiamo progettato", spiega Giulia Mezzalama, coordinatrice di Mind Mad in Design, "non solo i luoghi della pausa, a partire dalla definizione fisica degli spazi e degli oggetti, ma anche il significato stesso dell'idea di pausa nelle sue diverse accezioni".

Dal 9 al 13 marzo 2017, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, 42 studenti universitari provenienti da tutta Italia, insieme a 12 utenti seguiti dai servizi mentali, di sono trovati per sperimentare nuove soluzioni per un abitare inclusivo.

"Uno, nessuno, centomila", ad esempio, è un telo elastico che può essere modellato per isolarsi dal mondo o accogliere più persone in contemporanea. "In sospeso" ha invece previsto la realizzazione di due ambienti, di circa 100 mq, che possono essere allestiti all'aperto e al chiuso. Il primo si sviluppa verticalmente,  accompagnato da un'installazione di luci, da una parte relax definito dai colori celesti e dai tendaggi chiari, mentre il secondo sui toni del giallo é organizzato da sedute con andamento dinamico.

Cinzia Gatti

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