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Politica | 19 marzo 2017, 17:49

Di Battista a Torino, Appendino assente:"Stasera andiamo a cena. Non parlo di Genova"

In piazza della Repubblica una delle tappe del "Bancocrazia tour" con il parlamentare del M5S

Di Battista a Torino, Appendino assente:"Stasera andiamo a cena. Non parlo di Genova"

“Io parlo solo di banca e reddito di cittadinanza. Mi fido di Beppe". Così Alessandro Di Battista apre la tappa torinese del “Bancocrazia tour”, rifiutandosi di rispondere a qualsiasi domanda sull'affaire Genova. Grillo ha infatti negato l'utilizzo del simbolo del M5S alla lista con candidata sindaco Marika Cassimatis. Riuniti in piazza della Repubblica circa duecento persone, meno del consueto bagno di folla delle star dei 5 Stelle, Di Maio e Di Battista.

"Il problema è nato", spiega il parlamentare grillino, “quando le banche sono diventate istituzioni. Quando leader come Prodi e Barroso sono diventati consulenti di banche d'affari e banchieri come Alessandro Profumo finiscono a guidare aziende pubbliche".

"La Banca d'Italia", ha proseguito, "non è pubblica perché di fatto ha chi ne determina le scelte. Il controllato diventa il controllore”. Di Battista ha poi commentato la situazione romana: “Io non penso che ci sia stata un'amministrazione più attaccata di quella di Virginia Raggi. Il Movimento Cinque Stelle non è violento, ma sta incanalando la rabbia degli italiani in modo democratico”.

Grande assente il sindaco Chiara Appendino. “Sarà impegnata a fare il sindaco. Comunque stasera andiamo fuori a cena”, ha commentato il parlamentare.

A prendere la parola in apertura la consigliera comunale Deborah Montalbano:"Vi assicuro che in Comune non si sta così bene. A Roma non è ancora stata calendarizzata la discussione per il reddito di cittadinanza. A me non interessa mettere un cappello sulle cose, ma dare uno strumento alle famiglie, ai genitori e ai loro figli, per poter resistere".

"Nel bilancio del Comune di Torino", ha proseguito Davide Bono, "c'è un buco, nonostante i consiglieri del Pd continuino a dire il contrario. Chiamparino aveva promesso in campagna elettorale di trasformare il Piemonte nella Borgnogna, cosa che non ha fatto. I giovani vanno via dalla nostra Regione in cerca di lavoro".

Cinzia Gatti

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