Riccardo Pergola, 53 anni, morto lo scorso 17 aprile dopo essere rimasto intossicato dai fumi di una cisterna che stava pulendo in un'azienda a Moncalieri. Un 45enne bulgaro deceduto a Castiglione Tinella, nel cuneese, a seguito di un volo di diversi metri mentre stava sfrondando gli alberi.
Sono queste due delle vittime, che nel 2017, hanno perso la vita a causa di un incidente sul lavoro.
A Torino è in corso sino al 28 aprile il "Forum internazionale sicurezza e salute". Un evento promosso per la prima volta da quattro Ordini professionali: quello degli Architetti, quello degli Ingegneri, quello dei Medici, Chirurghi e Odontoiatri di Torino e quello degli psicologi del Piemonte.
A livello regionale, secondo i dati Inail, nel 2015 gli infortuni sono stati 48.445, 4,14%, in meno rispetto all'anno precedente.
La maggior parte si sono verificati nel settore industria e servizi (73,64%), seguiti da agricoltura (5,80%) e Stato (20,56%). In calo del 9,18% anche gli incidenti mortali, che nel 2015 sono stati 89. Aumenta dell'11,96%, al contrario, il numero delle malattie professionali.
Cifre che, se da un lato confermano un trend nazionale e fanno ben sperare, dall'altra devono essere letti in un'ottica più ampia, come ha evidenziato l'assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero:"Nei primi mesi del 2017 sono scesi gli incidenti mortali sul lavoro a Torino ed in Piemonte, rispettivamente del 50% e del 30%. Un dato che però va letto a 360', dato che dal 2008 è diminuita l'occupazione.
Secondo la Pentenero, cosi come per gli ordini, è necessario superare l'aspetto emergenziale e lavorare su:"Una cultura della sicurezza intesa sempre più come promozione del benessere".