Finalmente, con 15 mesi di ritardo, si è firmata l'intesa per rinnovare il Contratto Provinciale Agricolo della Provincia di Torino, che riguarda circa 6.000 lavoratori dei settori ortofrutticolo, zootecnico, vitivinicolo, caseario, agriturismo, faunistico-venatorio.
La FLAI CGIL, insieme a FAI CISL e UILA UIL, ha faticato non poco a trovare la strada per rinnovare il contratto e dare risposta economica e normativa ai bisogni del lavoratori del settore. Fra tempi determinati e tempi indeterminati, nella provincia di Torino, si lavorano 550mila giornate anno.
Un settore, quello agricolo, che ha evidenti problemi legati al lavoro nero e/o parzialmente regolarizzato, mentre anche l'argomento sicurezza sul lavoro ha lacune che vanno colmate. La trattativa non ha voluto sottovalutare questi temi e li ha affrontati con determinazione.
“Insieme a Fai Cisl, Uila Uil, Coldiretti, Unione Agricoltori e Cia – ha dichiarato Denis Vayr, segretario provinciale Flai Cgil - abbiamo siglato un'intesa che riconosce un aumento economico del 2,1%, potenzia e promuove la cultura della sicurezza svolta dall'ente bilaterale agricolo, chiarisce e declaratorie che consentono al lavoratore di veder riconosciuta la giusta mansione e la giusta retribuzione”. “Un percorso – ha sottolineato Vayr - che ha anche contributo a creare relazioni sindacali positive e stabili”.