Al via la campagna di comunicazione 8xmille della Conferenza episcopale italiana ‘Chiedilo a loro’ (www.chiediloaloro.it) che ha l’obiettivo di ricordare il valore della partecipazione. In evidenza alcuni tra i progetti realizzati grazie alle firme dei fedeli, scelti tra le migliaia sostenuti in questi anni attraverso le tre direttrici fondamentali di spesa: culto e pastorale, sostentamento dei sacerdoti diocesani, carità in Italia e nel Terzo mondo.
Tra questi la “Scuola dell’Istituto Cottolengo” di Torino, fondata dal ‘santo della Provvidenza’ Giuseppe Cottolengo (1786-1842) che tra le priorità dell’azione a favore degli ultimi indicava proprio lo studio, è un modello di integrazione sostenuto con 250 mila euro dall’8xmille. “Nelle nostre classi la percentuale di ragazzi con difficoltà arriva al 13,6 %, un avamposto di inclusione rispetto alla media nazionale del 3,8% - spiega il direttore, don Andrea Bonsignori, laurea in pedagogia e sacerdote dal 2000 - E molte famiglie iscrivono qui i figli normodotati perché imparino la convivenza vivendo l’esperienza della scuola in modo differente o, forse, come dovrebbero viverla tutti. Nonostante vi sia il 50% di fasce deboli è stato possibile creare un gruppo di qualità”.
Sui banchi circa 400 alunni – anche provenienti da famiglie in difficoltà – insieme dalle 7.30 alle 18.30, tra lezioni, mensa, merenda e sport. Per loro 80 insegnanti, operatori in servizio civile e volontari. “L’8xmille – sottolinea Don Andrea - è stato provvidenziale per garantire il sostegno ad oltre 80 scolari”.
Un aiuto è andato anche alla polisportiva ‘Giu.Co’ che schiera in campo squadre miste disabili-normodotati, anche di rugby. E al progetto formativo-occupazionale Chicco Cotto che affianca le famiglie nel dramma del ‘dopo di noi’ con una serie di cooperative. Dal vending di distributori automatici di bibite, “perché i ragazzi autistici sono bravissimi caricatori e verificatori” prosegue don Andrea, a ImbianCotto, coop di imbianchini autistici non parlanti, e MeccaniCotto, che ripara auto. Nessuna meraviglia che l’indulgenza per il Giubileo della misericordia 2016 oltre che in duomo, fosse ottenibile anche qui, nella chiesa del Cottolengo, “perché una porta Santa da passare per avere la salvezza – ha detto l’arcivescovo Cesare Nosiglia – è quella dei poveri”.