ELEZIONI REGIONALI
 / Centro

Centro | 21 maggio 2017, 07:15

Presentato “Italica noir” al Circolo dei Lettori di Torino

16 racconti che indagano alcune delle vicende più buie del Novecento italiano, dalle Bestie di Satana al caso Mattei, passando per stragi e attentati

Presentato “Italica noir” al Circolo dei Lettori di Torino

Presentato al Circolo dei Lettori di Torino “Italica noir”. Si tratta di un volume che racchiude 16 racconti che hanno lo scopo di indagare alcune delle vicende maggiormente misteriose che hanno caratterizzato il Novecento italiano, attraverso un approccio tipicamente storiografico, contraddistinto dalla cura al dettaglio e dalla verifica di ogni elemento, unito agli stilemi narrativi più accattivanti e dinamici.

Il volume”, ha spiegato l’autore Federico Mosso, alla presentazione tenutasi al Circolo dei Lettori, “è suddiviso in 4 sezioni: terrorismo, cospirazione, denaro e follia. Questi sono i 4 motivi principali per cui si uccide. Il fil rouge è, dunque, il male, mentre l’obiettivo è quello di indagare su fatti efferati che non sono stati portati molto alla luce, al pari di un investigatore del passato, alla ricerca dell’ipotesi più plausibile. Dal dopoguerra in poi, infatti, la storia italiana è intrisa di misteri e congetture, ed è stata proprio la curiosità il movente scatenante che mi ha portato a stilare il testo”.

Fatti di sangue e di follia, dunque, del recente passato e di attualità, da non dimenticare, come ha sottolineato il criminologo e psichiatra Alessandro Meluzzi: “Noi siamo costruiti sulla memoria, siamo una memoria che agisce, sia collettivamente sia individualmente. Bisogna, allora, guardare nell’abisso del male, senza farsene afferrare. Il male ha un suo fascino, e ci attrae per una duplice ragione: per la nostra naturale tendenza a farci gli affari altrui, che, come una pulsione evolutiva, ci conduce a valutare la natura morale degli altri per sopravvivenza; e perché il male, spesso così alieno ma insieme familiare, è dentro ognuno di noi, per cui non è possibile prenderne le distanze totalmente. Questa raccolta è, quindi, molto importante perché si propone di fare controinformazione, raccontando eventi che si è volutamente preferito occultare in passato”.

“La nostra società attuale non è pacificata”, ha continuato il professore, “bensì narcotizzata, perché guidata da una forma diversa di potere: non più legislativo, esecutivo e giudiziario, ma finanziario, tecnologico e informativo. Questa nuova dimensione della sovranità ha innescato un mutamento nella nostra società. Di qui, la volontà della verità, che il ricercatore deve indagare affondando il bisturi fino all’osso”.

Roberta Scalise

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MAGGIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di TorinOggi.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium