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Economia e lavoro | 06 luglio 2017, 17:10

Coldiretti: pressing su UE a difesa del riso Made in Piemonte

Accelerare i tempi per introdurre in Italia l'obbligo di etichettatura d’origine

Coldiretti: pressing su UE a difesa del riso Made in Piemonte

Il Governo ha avanzato la richiesta alla Commissione europea di applicare urgentemente la clausola di salvaguardia per il ripristino dei dazi sulle importazioni di riso lavorato dalla Cambogia, di sperimentare in Italia l'introduzione dell'obbligo di indicazione dell'origine in etichetta e di predisporre misure straordinarie di sostegno al reddito dei risicoltori.

“Importante questo pressing, che deve continuare, sull’Unione Europea a difesa del riso Made in Italy ed in Piemonte poiché un pacco di riso su quattro venduto in Italia contiene prodotto straniero all’insaputa dei consumatori", commentano Paolo Dellarole presidente di Coldiretti Vercelli e Biella con delega al settore risicolo, Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale.

"Il Piemonte con oltre 116 mila ettari, 1.100 aziende ed una produzione di 8 milioni di quintali rappresenta la più importante realtà risicola, ma la situazione sta diventando insostenibile per i nostri risicoltori: vengono agevolate solo le multinazionali del commercio. Oltretutto, ben l’81,5 % degli italiani, come dimostrato dalla consultazione on line promossa dal Ministero delle Politiche Agricole, vuole conoscere in etichetta l’origine del riso che acquista, occorre quindi accelerare la procedura avviata con la formale notifica del decreto, arrivato grazie all’impegno della nostra Organizzazione, per l’introduzione in Italia dell’obbligo di indicazione della materia prima per il riso”.

c.s.

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