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Politica | 20 settembre 2017, 16:02

Radicali in tour nelle piazze italiane, oggi e domani a Torino

Baciato l'obelisco di piazza Savoia a Torino, simbolo della laicità e dell'anticlericalismo

Radicali in tour nelle piazze italiane, oggi e domani a Torino

Oggi, in occasione del 20 Settembre, della commemorazione della Breccia di Porta Pia, Igor Boni (direzione nazionale di Radicali Italiani e coordinatore dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta) ha baciato l'obelisco di Piazza Savoia a Torino, simbolo della laicità e dell'anticlericalismo, in risposta a Luigi Di Maio che ieri ha baciato l'urna contenente il “sangue” di san Gennaro.

L'obelisco torinese è stato eretto in onore del pacchetto di leggi promulgato dal Regno di Sardegna nel 1850 che regolamentava il rapporto tra Stato e Chiesa: erano le cosiddette Leggi Siccardi, la prima del 9 aprile 1850 e la seconda del 5 giugno dello stesso anno. Le leggi anticlericali che abolirono alcuni dei privilegi goduti fino ad allora dal clero cattolico.

L'esponente radicale ha dichiarato: "C’è chi bacia il “sangue” di san Gennaro e chi simbolicamente bacia il simbolo della laicità dello Stato. Laicità che è l'unica garanzia anche per tutti i credenti di ogni religione di poter professare la propria fede in piena libertà. La ricorrenza del 20 settembre, dimenticata dall'intera politica italiana, rappresenta una data simbolica che ha consentito di erigere uno dei fondamenti della nostra democrazia, quello che garantisce a tutti i cittadini libertà di espressione e di pensiero e parità di diritti, per credenti e non credenti. In questi tempi bui è utile ricordarlo".

Radicali Italiani ancora in tour nelle piazze italiane con i corsi di coltivazione di cannabis e le semine pubbliche del Radical Cannabis Club, la campagna di mobilitazione per la cannabis legale. Domani, giovedì 21 settembre, ci sarà la tappa di Torino, alle ore 18:00, presso il locale “Magazzino sul Po” (Murazzi del Po, lato sinistro).

In "cattedra" Luca Marola, autore del libro «Autofiorenti, il primo manuale di coltivazione», che illustrerà le tecniche e i segreti per assicurarsi un raccolto florido. Ma non ci si fermerà alla teoria. Al termine della lezione di Marola, infatti, il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi, la presidente Antonella Soldo e altri dirigenti radicali pianteranno i semi di cannabis nella terra e li innaffieranno, per avviare una coltivazione e compiere così un'azione di disobbedienza civile. La coltivazione di cannabis, infatti, in Italia è punita con la reclusione fino a sei anni. I Radicali, inoltre, distribuiranno semi a tutti coloro che ne faranno richiesta,  insieme alla tessera del Radical Cannabis Club. 

"Al definitivo affossamento del ddl cannabis legale in parlamento rispondiamo rilanciando con ancora maggiore forza la lotta antiproibizionista nelle piazze, insieme ai cittadini", dichiarano Magi e Soldo. "Proprio grazie alle firme di 67 mila cittadini, come Radicali Italiani (con l'Associazione Coscioni e altre organizzazioni antiproibizioniste) abbiamo potuto presentare alla Camera la nostra legge di iniziativa popolare per la legalizzazione, conquistando così l'opportunità anche nella prossima legislatura di discutere e approvare questa riforma. Una riforma necessaria e urgente: per riscattare milioni di consumatori dal mercato illegale, per sottrarre mercato alle narcomafie, per dare respiro alle nostre carceri e alla nostra giustizia, sulle quali gravano i danni di un proibizionismo fallimentare e criminogeno, e per affermare diritti e libertà di milioni di cittadini oggi criminalizzati per il proprio stile di vita", concludono il segretario e la presidente di Radicali Italiani. 

Giulio Manfredi (Associazione radicale Adelaide Aglietta): “Negli anni ’90 i Murazzi del Po erano una grande piazza di spaccio a cielo aperto. Ancora oggi, con i Murazzi quasi deserti, la cannabis (e non solo) si puo’ trovare ai Murazzi a ogni ora del giorno e della notte. Oggi non sono solo più i radicali a pensare che un’alternativa al mercato nero criminale è possibile; come ci ha insegnato Marco Pannella, continuiamo a lottare per la legalizzazione utilizzando contemporaneamente sia gli strumenti giuridici a nostra disposizione (proposta di legge di iniziativa popolare) sia la prassi della disubbidienza civile”.

c.s.

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