“Ci vediamo al Centrodentro”. Fermata del bus 12 in via Giacomo Dina, all'angolo con via San Remo; oppure in bici, con la bella stagione, se non a piedi, per chi proprio abitava nei paraggi. Oltre dieci anni fa i ragazzi di Mirafiori Nord, dopo la scuola, passavano da qui per un paio d'ore di svago senza pensare ai libri, magari portandosi dietro una tavola per fare qualche salto allo skate park, o una chitarra da attaccare all'amplificatore della sala. Poi, il nulla. La chiusura aveva reso la struttura un deposito di rifiuti, resituendo all'osservatore l'ennesima immagine di un edificio degradato di periferia.
Tutti, passando, fecero l'abitudine a questo edificio dismesso, tanto che, quando accadde il miracolo, pareve impossibile si fosse realizzato per davvero.
Un anno fa Antonio e Dimitri, educatori rispettivamente delle cooperative La Bottega e L'arcobaleno, riaprirono le porte del Centrodentro, dopo aver vinto un bando di gara per le gestione dell'impianto. Con loro anche l'associazione Il Laboratorio e la Cooperativa Mirafiori. Un duro lavoro di risistemazione dei locali, pulizia e messa a punto della strumentazione ha portato in poco tempo alla rinascita di un luogo pensato per radunare tutti i giovani del quartiere che altrimenti finirebbero in strada, allo sbando. “Ci piacerebbe che venisse compresa la progettualità che c'è dietro a tutto questo”, spiegano i gestori, che attendono dalla Circoscrizione 2 il rinnovo della concessione dei locali fino a dicembre. “Qua attorno non c'è nulla e la strada viene usata per altro, non di certo come luogo di aggregazione costruttiva”.
Oggi al Centrodentro si suona, si gioca, si chiacchiera. Le pareti esterne accolgono i frequentatori con i colori dei graffiti realizzati dai writers della zona, mentre all'interno spiccano i murales firmati dagli studenti del liceo artistico Cottini. La sala più grande, custodita dallo sguardo bello e dannato di Jim Morrison e Ben Harper, ospita concerti di ogni genere, dal rap al gospel, dal rock all'acustico, fino alle incursioni di repertori classici, come un recente concerto di “MiTo per la Città”. Tanti ragazzi organizzano feste con gli amici nel weekend, sempre supervisionati da un operatore della struttura. Durante la settimana il centro è aperto ogni pomeriggio dalle 16 alle 20; è possibile accedere gratuitamente alle sale prove – per i ragazzi con meno di 29 anni e disoccupati – oppure iscriversi ai corsi di strumento, scegliendo tra chitarra, basso e batteria. “Molti vengono qui anche solo per giocare un po' a ping pong o calcio balilla”, raccontano. “Ma ci teniamo a mantenere agganciati tutti i ragazzi che frequentano questo posto. Siamo partiti dal nulla assoluto, non avevamo nessuno. Abbiamo sparso la voce, cominciando dallo skate park qui vicino e attirando graffitari e rapper del quartiere, che a loro volta hanno chiamato altri amici, e adesso ci ritroviamo con una ventina di affezionati che ogni giorno vengono qui. Per questo ci teniamo a dire che il nostro progetto sta diventando sempre più cogestito coi ragazzi, e servono risorse per incentivarli a rimanere qui e collaborare, ricevendo anche una piccola retribuzione”.
L'opera del Centrodentro si inserisce nella rete coordinata dal tavolo tecnico della Circoscrizione 2 per i servizi rivolti ai giovani, di cui fanno parte molte altre cooperative e associazioni, tra cui l'educativa di strada ET, Altresì, Sportidea. La sinergia è fondamentale per sviluppare nuovi contatti e opportunità di farsi conoscere in tutte le realtà territoriali, dalle scuole alle parrocchie.
Dalla Due l'appoggio all'attività degli educatori è pieno. “Sosterrò sempre l'importanza di questo luogo per i giovani di Mirafiori”, ha dichiarato il coordinatore della commissione alla cultura Vito Gentile. “Ci credo molto, soprattutto considerando che sono partiti da zero. È importante investire risorse non solo economiche in politiche che ricadono positivamente sul territorio”.
E se le economie dovessero girare nel modo giusto, Dimitri e Antonio riuscirebbero a realizzare un altro piccolo sogno: ripristinare la sala per le trasmissione radiofoniche, ora adibita a magazzino per gli strumenti. Una web radio che stimoli ulteriormente i giovani a esprimere se stessi senza timori, raccontando qualcosa di quella periferia che, da dieci anni a questa parte, è serbatoio di storie di voci, volti, strada e tanta, tanta musica.