Inquinamento acustico. È questa l’accusa mossa da alcuni condòmini dell’isolato di via Cagliari 15 a Guido Gobino. Le loro abitazioni, infatti, si affacciano proprio sul cortile interno condiviso con la fabbrica del maestro del cioccolato torinese. Alcuni residenti hanno firmato un esposto inoltrato alla Polizia municipale. Sono seguiti poi diversi controlli, che in seconda battuta hanno coinvolto anche l’ARPA Piemonte, la quale ora sta svolgendo accertamenti sull’inquinamento acustico prodotto dalla fabbrica.Come comunicato ad alcuni ricorrenti, stando alle prime verifiche mancherebbero delle autorizzazioni relative agli impianti di condizionamento che si affacciano sul cortile, che però Gobino avrebbe provveduto a inoltrare all’ARPA proprio in questi giorni.
Ma andiamo con ordine. Ad aprile alcune persone, che abitano a pochi metri dalla fabbrica di via Cagliari 15, hanno lamentato un’eccessiva rumorosità dei macchinari utilizzati da Gobino, in particolare alcuni condizionatori che, stando alle segnalazioni, venivano accesi già dalle cinque e mezza del mattino producendo un rumore costante per tutta la giornata, un ronzio giudicato eccessivo.
Il Nucleo di Polizia Amministrativa del Comune di Torino è intervenuto per verificare la situazione e a maggio ha confermato i disagi segnalati. Gobino ha promesso, ed effettuato a fine giugno, lavori di adeguamento, che però secondo i ricorrenti non sono bastati. I pannelli fonoassorbenti, la revisione degli impianti e la modifica degli orari di accensione e spegnimento (dalle 6.30 alle 19.30) non avrebbero sufficientemente ridotto il disagio.
Ulteriori rilevazioni, quindi, sono state richieste all’ARPA. L’inquinamento acustico potrebbe violare i limiti di impatto ambientale che le fabbriche come Gobino dovrebbero rispettare.
L’azienda, poi, ha diramato una nota ufficiale con alcune precisazioni. “Abbiamo appreso – si legge nel comunicato –, dalla richiesta di intervista di qualche giornalista locale, che alcuni cittadini (di cui non conosciamo né identità né numero) hanno presentato un esposto, lamentandosi per il rumore causato dai nostri impianti produttivi. Gli impianti di produzione, oggetto delle lamentele, sono stati installati entro il 2011 e rispettano pienamente le normative di legge. Tali impianti seguono un ciclo di lavorazione che comincia circa alle 6.30 del mattino e termina alle 19.30, esclusi i giorni festivi; la loro manutenzione viene svolta a cadenza mensile da un'azienda specializzata”.
“L'azienda – prosegue la nota – è venuta a conoscenza delle lamentele di alcuni condomini nell'aprile del 2017, in seguito ad ufficiale comunicazione della Polizia Municipale di Torino - Servizio di Sicurezza Urbana. Si è, quindi, subito attivata, installando ulteriori barriere antirumore (oltre a quelle già presenti) e controllando l'efficienza degli impianti, a confermare lo spirito di collaborazione e di buon vicinato, sempre dimostrato negli oltre 50 anni di storia aziendale. Dopo aver verificato l'adempimento agli interventi richiesti, la Polizia Municipale, ha interpellato l'Arpa Piemonte per la gestione della pratica. L'azienda ha manifestato più volte la propria disponibilità a effettuare ulteriori rilevazioni fonometriche, oltre a quelle ufficiali delle quali è ancora in attesa, con l'ausilio dell'Ufficio Tecnico preposto dell'Unione Industriale di Torino”.
E in effetti, al momento, l’Arpa starebbe svolgendo alcuni accertamenti sull’impatto ambientale degli impianti di Gobino. Poi dovrebbe essere interpellata anche la Città Metropolitana, dopodiché il Nucleo di Polizia Amministrativa darà il via all’iter specifico per le questioni ambientali. Ci fossero delle violazioni, cosa che l’azienda esclude, si procederà con l’iter per la valutazione dell’impatto ambientale e, eventualmente, verifiche in base alla Legge 68 del 2015, che disciplina i reati contro l’ambiente.