In piazza Bottesini l’arte “porta fortuna”

Arte in piazza Bottesini: un messaggio di ottimismo. L’opera di Alessandro Bulgini, vulcanico artista che ha dato vita al progetto Opera Viva in Barriera di Milano, chiude i sei mesi di esposizioni che hanno colorato la piazza, tra i più frequentati punti di ritrovo del quartiere.

Sei artisti, incluso Bulgini, l’ideatore, si sono alternati con altrettante opere, dandosi il cambio sullo spazio per affissioni che segna l’ingresso nord della piazza.

L’opera conclusiva è la scritta “Porta Fortuna”, sotto la quale si raccolgono le persone che hanno partecipato all’inaugurazione, ciascuna con un bagaglio. Perché “Porta Fortuna” ammicca anche al nome delle due principali stazioni ferroviarie torinesi. È come una terza “porta”, l’unica stazione di Torino che, a detta di Bulgini, sarebbe “bella e piena di ottimismo”. Pensando anche alle persone che abitualmente stazionano in piazza e, soprattutto, alle caratteristiche del quartiere, storicamente una zona di arrivo e di partenza.

“Avrei voluto esporre questa scritta già durante la manifestazione contro il G7 (quella che da Porta Palazzo ha raggiunto Barriera di Milano) – ha confessato l’artista – ma poi ho deciso di realizzare qualcosa di duraturo”.

Il manifesto intanto, nell’ambito della fiera Flashback, che promuove l’intero progetto di Opera Viva, resterà esposto fino al 15 novembre.

Ma “Porta Fortuna” è anche il nome di una “fortunata” serata torinese, fondata da tre amici una decina di anni fa e oggi diventata un vero appuntamento fisso per la città. In piazza Bottesini c’erano tutti e tre i fondatori, amici di Bulgini e in qualche modo ispiratori della sua opera. Due di loro, da circa un anno e mezzo, hanno aperto un locale altrettanto “fortunato”, la Lumeria, che in poco tempo è diventato uno dei punti di riferimento del quartiere Borgo Rossini.

Forse basta scrivere “Porta Fortuna” perché porti fortuna davvero, chissà che non accada la stessa cosa per piazza Bottesini.