Il Politecnico non vuole vivere sotto una campana di vetro, ma vuole contribuire alla crescita anche economica del territorio. Da questo concetto è nato il laboratorio interdipartimentale di Trasferimento tecnologico per rispondere a domande concrete, ma anche sostenere con forza le start up che nascono spontanee dalla ricerca accademica.
Una leva che permette di segnare il record di brevetti registrati per il Politecnico, con invenzioni distribuite tra informatica (oltre il 25%), meccanica e meccatronica (17,4%), biomedicale (13,8%), nanotecnologie (12,6%) e aerospaziale (11,5%).
Ma un'altra grande spinta su questo fronte arriva dai centri interdipartimentali, con interessi che si registrano in tutto il mondo, come nel caso dell'energia o dell'additive manufacturing, che può rivoluzionare (dalla stampante 3D in poi) il modo di fare produzione industriale. E ancora, il biomedical lab che dà vita a tantissime start up. In totale, ben 11 hub di ricerca.