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Attualità | 21 novembre 2017, 11:44

L'allarme di Confcommercio: "Anche in Piemonte l'illegalità distrugge l'economia"

L'appello lanciato in occasione della giornata nazionale “Legalità, mi piace!”

L'allarme di Confcommercio: "Anche in Piemonte l'illegalità distrugge l'economia"

Pieno sostegno di Confcommercio Piemonte alla giornata di mobilitazione nazionale “Legalità, mi piace!” organizzata martedì 21 novembre 2017 da Confcommercio Imprese per l’Italia.

Anche in Piemonte, infatti, i fenomeni illegali (contraffazione, abusivismo, estorsioni, usura, infiltrazioni della criminalità organizzata, furti, rapine, taccheggio) incidono sul corretto funzionamento del mercato falsando la concorrenza e determinando una perdita di fiducia da parte degli operatori, con conseguente diminuzione degli investimenti.

Lo conferma l’indagine Confcommercio - GfK Italia sui fenomeni criminali presentata oggi a Roma, dalla quale emerge che in Piemonte, secondo il 25% degli operatori intervistati si è registrato un peggioramento dei livelli di sicurezza rispetto al 2016, mentre il 69% giudica invariata la situazione.

Tra i crimini maggiormente percepiti risultano in aumento l’abusivismo (46% degli intervistati), i furti (47%) e la contraffazione (41%), seguiti da rapine (32%), usura (20%) ed estorsioni (16%). In linea con il dato nazionale, l’esperienza del taccheggio ha interessato il 44% degli intervisti (una sola volta 20% e più volte 25%).

Almeno l'80% degli intervistati si è dotato di una misura per la sicurezza della propria impresa contro racket e criminalità, ricorrendo all’uso di telecamere ed impianti di allarme (48%), alla stipula di assicurazioni (40%), mentre il 33% degli intervistati si è dichiarato disponibile a presentare denuncia. Solo il 7% degli intervistati si è dotato di arma per difesa personale e solo il 12% ha intenzione di acquistarla in futuro.

L’esperienza con la criminalità è leggermente inferiore in Piemonte rispetto alla media nazionale (19% contro il 23%), sia per quanto riguarda l’esperienza indiretta che quella diretta. Tra le misure ritenute più efficaci per la sicurezza, viene dichiarata la certezza della pena (74%), la maggior protezione da parte delle forze dell’ordine (58%) ed una maggior collaborazione con le forze dell'ordine (23%).

L’89% degli intervistati rileva ritiene inefficaci le leggi che contrastano i fenomeni criminali ed il 93% si è dichiarato favorevole ad un inasprimento delle pene, anche perché secondo l’85% degli imprenditori le pene per i crimini commessi non vengono realmente scontate. "Come i recenti fatti di cronaca dimostrano, il grave ferimento a Torino di due benzinai, i nostri operatori rischiano ancora, anche solo per un centinaio di euro, di divenire obiettivo concreto di aggressioni da parte di malviventi senza scrupoli. E’ fondamentaleha dichiarato Maria Luisa Coppa, Presidente di Confcommercio Piemonte e vicepresidente nazionaleliberare le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti dai fenomeni criminali".

"Anche in Piemonte hanno un impatto pesante sul sistema economico-sociale, determinando chiusura di imprese e perdita di posti di lavoro, danneggiando i consumatori e mettendo a rischio la sanità e la sicurezza pubblica, senza dimenticare il danno d’immagine per l’intero Paese, in una fase economica caratterizzata da una ripresa tutt’altro che consolidata. La certezza della pena deve essere il requisito importante sul quale lavorare per recuperare la fiducia della maggioranza degli operatori che ritengono ancora troppo inefficaci leggi di contrasto alla piccola e grande criminalità”, conclude la presidente Coppa.

r.g.

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