Continua il botta e risposta tra maggioranza e opposizione al comune di Chieri. In particolare tra la capogruppo FI Rachele Sacco e l'assessore al bilancio Anna Paschero. Al centro l'annosa questione di Chierifarma e il possibile licenziamento di alcuni dipendenti dell'ex azienda comunale.
«Comprendo la rabbia dell'Assessore Paschero, però deve rendersi conto che le accuse che mi fa non hanno fondamento - si difende dagli attacchi Sacco - Quando ero Assessore al Lavoro il controllo economico di Chierifarma non mi competeva (e come se dicessi ad un falegname di fare il macellaio). Non spettava a me il controllo economico sulla Società, c'erano persone ed enti deputati a farlo e non era di certo l'Assessore al Commercio al Lavoro Artigianato Attività produttive. Io mi sono preoccupata sempre dei posti di lavoro, come sto facendo attualmente, e non della parte economica».
Questione che spesso però è tirata in ballo durante le risposte dell'Assessore alle richieste di chiarimenti sulla vendita delle quote della società: «Ho sempre reagito con calma e serenità ai vari attacchi da parte dell'Assessore Paschero anche durante gli interventi e le risposte in Consiglio Comunale - preme sottolineare la consigliera - Al limite chi può essere tacciata di aggressività è lei, tant'è che sono stata costretta a querelarla per aggressione verbale e minacce, avvenute al termine del Consiglio Comunale di fine giugno sulla questione di Via Galatea».
Poi la conclusione: «Auspico che con l'interrogazione presentata il 10 novembre, che l'ha fatta andare su tutte le furie, io sia riuscita a salvare i posti di lavoro di alcune lavoratrici delle farmacie e che sia veramente tutta una bufala. Io mi preoccupo anche solo delle “voci”, quando si paventa la possibilità di perdere posti di lavoro. Meglio una domanda in più, piuttosto che pagarne le conseguenze e lasciare a casa le persone».