Nel periodo aprile - agosto 2017 Torino era diventata capofila nella sfida dell'accoglienza ai richiedenti asilo, rilasciando il permesso di soggiorno a chi aveva un posto di lavoro.
Negli ultimi mesi non è stato più possibile continuare con il processo avviato, malgrado fossero state segnalate dalla Rete Torinese Senza Asilo altre persone con le medesime possibilità di integrazione. Si tratta di situazioni in cui, di nuovo, le persone rischiano illegalità ed espulsione e le aziende rischiano di veder andare in fumo l'investimento formativo fatto. D'altronde, varie ordinanze dei tribunali stanno concedendo la protezione umanitaria ai richiedenti asilo valutando positivamente la loro integrazione sociale, dimostrata dal buon livello di apprendimento della lingua italiana e dall'attività di lavoro o di volontariato svolta.
Cgil Cisl Uil Torino sostengono l'appello della Rete Senza Asilo e chiedono al Prefetto e al Questore di Torino di non tornare indietro riguardo alla concessione del permesso di soggiorno umanitario per i richiedenti asilo, inseriti in percorsi di integrazione socio lavorativa.