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Attualità | 24 gennaio 2018, 16:50

Giaveno, mercoledì 31 gennaio incontro sul tema del gioco d'azzardo

"A che gioco giochiamo? Per non cadere nella trappola della dipendenza"

Giaveno, mercoledì 31 gennaio incontro sul tema del gioco d'azzardo

L’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute della Città di Giaveno con l’ASL TO3 e il Presidio di Libera Val Sangone “Don Pino Puglisi” organizza ed invita all’incontro pubblico sul tema del gioco in denaro e sulla dipendenza da gioco d’azzardo che si svolgerà mercoledì 31 gennaio alle ore 17 presso la Sala del Consiglio di Palazzo Asteggiano.

L’argomento di forte attualità, viene proposto come iniziativa di sensibilizzazione  e di  prevenzione dai rischi degli eccessi da gioco, per  far emergere  i rischi legati al gioco d’azzardo e la dipendenza che può nascere. Il gioco d’azzardo viene  detto  e su questo bisogna  fare maggiore leva, è un modo per perdere soldi, ma anche lavoro, dignità personale ed affetti.

L’iniziativa  prosegue il programma di incontri di informazione e formazione e promozione della salute ed è rivolto a tutti i cittadini. Aprirà il pomeriggio il Sindaco Carlo Giacone, seguiranno gli interventi della dottoressa Vincenza Calvo, Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociale e alla Sanità e medico, il dottor  Luca Rossi, psicologo dell’Asl TO3  e Maurizio Raschio, referente del Presidio Libera Val Sangone “Don Pino Puglisi”.  Coordinerà gli interventi Alessandra Maritano, responsabile dell’ Ufficio Comunicazione e Ufficio Stampa del Comune.

“Fra gioco patologico e persone si crea un legame psicologico che compromette enormemente i rapporti sociali e familiari che determinano problematiche e conflittualità che si ripercuotono sull'integrità  psicofisica dell'individuo. – evidenzia  il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali e alla Sanità Vincenza Calvo -   Le ricadute sulla famiglia sono devastanti quando si arriva al punto del non ritorno e cioè  i debiti e gli usurai e da  lì  il circuito si chiude.  Per questo motivo servono degli incontri con esperti  che ci rendono edotti sui rischi e pericoli del gioco d'azzardo nelle sue varie forme.  Si perché  patologico significa malattia e le malattie vanno curate ma soprattutto  prevenute.”

"Il fenomeno del gioco d'azzardo di anno in anno si fa sempre più diffuso proponendo in parallelo nuove tipologie di giochi in denaro ed aumentando l'accessibilità e la facilità nell'interagire con i nuovi apparecchi. – dice il dottor Luca Rossi, psicologo dell’Asl TO3 e referente in materia -  Spesso il fenomeno viene ricondotto ad una normale evoluzione sociale dove l'intrattenimento, la spensieratezza e il divertimento alternativo la fanno da padroni. Dai dati in nostro possesso in realtà, tale cambiamento implica l'aumento dell'incidenza di soggetti che si trasformano in giocatori problematici o patologici.   Il fenomeno è degno di attenzione e di approfondimento. "

"Il gioco d’azzardo è un fenomeno sempre più dilagante che per un numero  crescente di persone diventa patologia e ne erode la vita, con conseguenze drammatiche sia economiche che sociali – sottolinea  Maurizio Raschio, referente di Libera Val Sangone Presidio “Don Pino Puglisi” -  Da più di 10 anni Libera segue il fenomeno  non solo per la stretta correlazione esistente tra questo – legale e illegale – e gli interessi della criminalità organizzata (che trae profitti diretti dalla gestione di bische clandestine, dalla manomissione delle macchinette legali e dall’uso di queste per riciclare il denaro); ma anche per altri fenomeni correlati alla dipendenza del gioco d’azzardo, quali la dipendenza".

"Ricordiamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto il GAP - Gioco d’Azzardo Patologico - come una vera e propria patologia che compromette la salute psichica e fisica delle persone colpite, l’impoverimento dei malati patologici e delle loro famiglie e il rischio di divenire vittime di usurai e estorsori. Con un volume di giocate superiore ai 90 miliardi di euro ed un incremento esponenziale delle giocate pro capite (si passa da 330 € a persona nel 2001, ai 1400 € a persona nel 2014), è facile rendersi conto di come il gioco d’azzardo sia un fenomeno sempre più diffuso tra la popolazione a prescindere dall’estrazione sociale".

c.s.

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